Rifiuti riportati dal mare, riciclarli è possibile: l’ultima iniziativa
Attraverso un nuovo progetto, i rifiuti della spiaggia potranno essere riciclati in un modo originale.
Arriva un progetto che porterà l’attenzione su un problema impattante: i rifiuti nelle spiagge. È stata avviata un’attività che ha l’obiettivo di ampliare i livelli di sensibilizzazione sui rifiuti che si trovano sulle nostre coste. Se ci pensiamo un momento, sono sempre di più quelle immagini che portano all’attenzione i rifiuti all’interno delle nostre spiagge, veri e propri tappeti di rifiuti che vengono letteralmente portati dal mare.
Questo fenomeno non è solo degradante ma è un concreto problema per gli ecosistemi marini del Mediterraneo, luoghi in cui abitano specie come la tartaruga Caretta caretta, la quale fa il suo nido proprio sulle nostre coste.
Tappeti di rifiuti nelle spiagge: il progetto di riqualifica
Considerando queste problematiche, è proprio in questo contesto che si muovono le attività dell’Associazione Domizia, la quale si occupa proprio della protezione e valorizzazione del patrimonio di biodiversità del Litorale Domitio. L’associazione nasce nel 2021, proprio per monitorare e verso la tutelare i nidi della tartaruga Caretta caretta, collaborando con Anton Dohrn, la stazione zoologica di Napoli.
Percorrendo il litorale della zona nord di Napoli è possibile imbattersi in ben altro. Ebbene sì, parliamo di rifiuti, nello specifico: bottiglie di plastica, lattine di metallo, pneumatici, ma anche rifiuti impensabili. Ad esempio elettrodomestici e giocattoli. E proprio da questi incontri spiacevoli è partito un progetto chiamato Museo del Danno, ovvero un’installazione sviluppata usando i rifiuti trovati sulla spiaggia.
Museo del Danno, i dettagli del progetto
Come sottolineato da Tgcom24, durante l’anno i volontari si occupano di tenere pulite le spiagge, in particolare quelle zone libere che sfuggono alle pulizie da parte degli enti pubblici. Vincenzo Ammaliato dell’Associazione Domizia, ha dichiarato che parte dei rifiuti che vengono trovati vanno direttamente in discarica, una seconda parte invece viene usata per creare delle opere.
Di opere di questo genere ce ne sono diverse: il presepe dei giocattoli dispersi, l’albero di Natale coi rifiuti spiaggiati, ma anche la mostra di Capua, che si trova al Museo Archeologico nella regione Campania. In quest’ultima sono collocati reperti di civiltà che nella storia hanno cercato di riprodurre cultura. Ma anche ritrovamenti di civiltà più vicine a noi che non possono essere riciclate nel modo corretto. Questi particolari rifiuti solitamente vengono dal mare o da corsi d’acqua.