Scommesse Serie A, non era mai successo prima | Quota sospesa: non si può più giocare
Per la prima volta è successo qualcosa di eclatante nel settore scommesse. La quota non si può giocare!
Quello delle scommesse è un settore ampio, in termini di opportunità di giocata. Si può scommettere, oltre che sui risultati del campionato italiano, su diversi campionati esteri, sulla differenza o sul numero di reti, e via discorrendo.
Ora, fra le varie tipologie di scommesse consentite già nel solo ambito calcistico, ve n’è una che è stata ritirata ma solamente per una quota. Ossia quella concernente una determinata squadra di serie A.
La quota inizialmente stabilita e poi sospesa
Per tutte le squadre di Serie A è possibile scommettere sulla retrocessione in B. Ma in queste ore qualcosa è cambiato. Una volta stabilita la quota per ogni squadra, questa è stata sospesa per una delle formazioni più importanti del campionato. Nel dettaglio non si può più scommettere sulla retrocessione della Juventus! Le note vicende giudiziarie attuali del club bianconero hanno alla fine condotto a tale decisione dalla parte dei vari operatori del mercato delle scommesse.
E in merito a questi ultimi, sono stati sempre di più a ritirare la quota suddetta. Su Gazzetta.it, si legge che si è trattata di una scelta operata per prudenza. In effetti, se ben si pensa, vista la questione delle plusvalenze e il ricorso da parte della Juve, che non si sa a cosa porterà, questa eventualità è fin troppo concreta. Ma soprattutto, una retrocessione o meno in tal caso non verrebbe dettata da esiti sportivi.
La decisione presa dal mercato delle scommesse
Non aveva più neanche senso accettare scommesse, non su un esito sportivo, ma su quello delle aule di tribunali. A ben considerare la vicenda, si sarebbe andati in un altro ambito di competenza, con il risultato determinato da fattori esterni. Ma oltre a ciò, la faccenda ha un risvolto più materiale e che va oltre il politicamente corretto. La procura della Figc ha richiesto un supplemento d’indagine di 40 giorni dato che si potrebbe avviare un nuovo processo in materia di stipendi.
Da qui la decisione definitiva da parte degli operatori delle scommesse di tutelarsi, ed evitare così delle bruttissime sorprese per le proprie finanze. La quota è infatti molto alta e potrebbe finire con un esito tale da impegnare inaspettatamente gli operatori medesimi a pagarla.