Solitamente la buccia della frutta viene buttata ma quella dell’arancia è da riutilizzare! Scopriamo come.
Buttare le bucce d’arancia in seguito all’avvenuto consumo del frutto è qualcosa a cui si è solitamente abituati. Le bucce d’arancia in realtà possono essere raccolte e riutilizzate per vari scopi. Per questo motivo buttarle via, o almeno farlo con regolarità, sarebbe un vero peccato.
Le stesse possono infatti trasformarsi in risorsa su più fronti. Il suo aroma e le altre sue proprietà in termini di contenuto, fanno sì che si possa riutilizzare sia sullo stesso fronte alimentare, sia per altre applicazioni.
Fra queste vi rientrano altresì la cura dei capelli e della pelle. Ma anche le funzioni di preservazione della salute in generale. C’è in particolare un prodotto dalle molteplici applicazioni che si può ricavare dalle scorze d’arancia. Vediamo di cosa si tratta.
Ebbene sì, si tratta proprio di un olio essenziale all’arancia, dalle proprietà benefiche. Il medesimo viene utilizzato per l’aromaterapia, allo scopo di favorire il rilassamento. Così come per la preparazione di maschere per capelli (nutre infatti il capello alla radice), e per applicazioni cutanee, dato che ridona vigore e lucentezza alla pelle.
L’olio essenziale d’arancia può essere usato anche per massaggi, impacchi, pediluvi e detiene anche altre proprietà. Il riferimento è in particolare a quelle antinfiammatorie e diuretiche. E’ per uso esterno, e un paio di gocce possono essere aggiunte ad una crema viso, ad una lozione, o ad altri prodotti come il bagnoschiuma o lo shampoo per rafforzarne l’azione.
L’olio in questione è reperibile anche negli store di prodotti naturali, ma produrlo in casa fa sì da poter riutilizzare direttamente le scorze anziché buttarle. Tutto quel di cui si necessita sono le scorze d’arancia, la vodka, e un barattolo dotato di chiusura ermetica. Si gratti via lo strato biancastro della buccia, ove presente. Ora mettiamo nel barattolo le scorze, aggiungiamo la vodka, così che il livello di quest’ultima ricopra tutte le bucce.
Ora chiudiamo bene il barattolo e agitiamolo per alcuni istanti. Conserviamo il tutto in un luogo non esposto alla luce del sole e che sia fresco. Trascorsa una settimana, si prenda un contenitore e si sovrapponga ad esso un filtro: versiamo tramite il filtro il composto nel barattolo e le bucce potranno ora essere tolte. Il contenitore aperto, con il suo liquido arancione, venga esposto in un luogo ventilato, così che l’alcol possa evaporare più facilmente. Nel momento in cui non si percepirà più odore di alcol, dopo qualche giorno, il composto definitivo sarà pronto. Si conservi in un barattolo con coperchio, meglio con coperchio scuro, così che conservi veramente a lungo le sue proprietà.