Minori a rischio, il Garante della Privacy interviene contro la nota applicazione: non può più essere usata
Il Garante della Privacy interviene contro una nota applicazione spiegando che non potrà più essere usata per tutelare i minori.
Una nuova applicazione sta in questo periodo spopolando tra i giovani, funzionante grazie ad intelligenza artificiale. Una piattaforma il cui unico limite in realtà è l’immaginazione dell’utente.
Si tratta di Replika, una piattaforma con cui è possibile interagire senza limiti alla conversazione. Ed è proprio questo dettaglio che in queste ore ha allertato il Garante della Privacy, spiegando che i minori potrebbero essere a rischio con l’uso di quest’app.
Proprio per questo ha stabilito con un provvedimento che al momento la piattaforma non potrà essere utilizzata. Vediamo dunque come ha agito l’autorità amministrativa indipendente italiana contro la nota applicazione e come funziona nel dettaglio quest’ultima.
Replika, come funziona l’app che ha allertato il Garante della Privacy
Utilizzare Replika in effetti è piuttosto semplice perché basta iscriversi alla piattaforma inserendo una mail di riferimento e selezionando l’identità di genere e i pronomi con cui si vuole che l’app si riferisca a noi. A quel punto verrà creata una specie di avatar con cui gli utenti possono interagire in qualunque modo, dal momento che non esistono limiti alla conversazione.
L’intelligenza artificiale collegata all’app tende a rispondere in maniera piuttosto coerente rispetto alle domande fatte, dimostrazione dunque che si possono affrontare più o meno tutte le tematiche che possono venirci in mente. In ultima battuta è necessario sapere, per avere un quadro più completo sulla polemica che si è scatenata, che il sito in questione non chiede nemmeno l’età al soggetto che si è iscritto e che, nonostante non abbia la lingua italiana, è possibile accedere dal nostro paese.
Replika, perché il Garante della Privacy è intervenuto
Proprio dal momento che non esistono blocchi legati all’età o alle tematiche che si possono affrontare con Replika, il Garante della Privacy è intervenuto per bloccare il trattamento dei dati personali dell’app, affermando che il rischio per i minori è altissimo. Per dimostrare quali possono essere le conseguenze a cui si può andare incontro, uno degli avvocati facente parte dell’autorità amministrativa indipendente italiana, Guido Scorza si è finto un undicenne che voleva avere una conversazione erotica.
Come riportato da Fanpage e secondo la sua testimonianza, l’intelligenza artificiale non avrebbe “battuto ciglio” di fronte all’età dichiarata proponendo all’utente un abbonamento di 6 dollari per sbloccare la funzionalità per la chat erotica, arrivando perfino ad accettare una foto del presunto minore.
Quest’app dunque presenta delle caratteristiche che in queste ore sono state viste come in grado di intervenire sull’umore di una persona e accrescere i rischi per i soggetti in fase di sviluppo, piuttosto fragili emotivamente. Sembra quindi che l’azienda di Replika dovrà prendere dei provvedimenti per tutelare questa categoria prima di essere utilizzata nuovamente anche in Italia.