Si torna a parlare di stipendi diversi tra Nord e Sud con un’accesa polemica su tutto il territorio.
Da sempre si parla della differenza di lavoro e stipendi tra il Nord e il Sud Italia. Un motivo per cui nei decenni precedenti in molti hanno scelto di abbandonare la propria città natale per poter trovare fortuna in altre città.
Una differenza che però potrebbe essere ancora più marcata con la proposta del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Questi ha pensato di introdurre una differenza di salario tra gli insegnanti delle due zone d’Italia.
Una proposta che ha generato un’enorme polemica in tutto il territorio, con i sindacati che si sono messi immediatamente sul piede di guerra per scongiurare questa possibilità.
Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara ha proposto di differenziare gli stipendi dei docenti tra Nord e Sud Italia spiegando che ci sarebbe un divario importante anche di potere d’acquisto tra le due zone d’Italia. Per questo il valore dello stipendio delle grandi città settentrionali sarebbe di un quarto di meno rispetto alle città meridionali.
Una differenza che hanno fatto notare moltissimi economisti nell’ultimo tempo e che, a loro avviso, potrebbe essere risolta differenziando gli stipendi in base al territorio in cui si vive e lavora, In questo modo, sempre secondo il loro punto di vista, si andrebbe a ridurre il tasso di disoccupazione nelle zone a basso reddito.
Per molti, partendo dal PD, si andrebbe a creare una situazione in cui si hanno “insegnanti di Serie A e di Serie B“, con una spaccatura ancora più profonda nel nostro paese. Anche i diretti interessati, ovvero i docenti, hanno replicato attraverso i sindacati che la soluzione non è da ricercare nel gap salariale ma piuttosto in un aumento complessivo degli stipendi di tutti i professori senza distinzione di territorio.
Secondo gli insegnanti dunque la soluzione sarebbe nell’aumento dello stipendio di tutta la categoria e non su base regionale, come avrebbe proposto il ministro Valditara. In effetti, guardando ai dati diffusi di recente, appare chiaro che i docenti italiani siano quelli con lo stipendio più basso di tutta Europa.
Un fenomeno che riguarda tutti i gradi di istruzione, dal momento che la differenza con le primarie è del 15,7%, del 14% per le scuole medie e infine del 12,7% per licei e superiori in generale. Un dato davvero allarmante che mostra ancora una volta quanto il sistema educativo italiano abbia delle problematiche sia interne che esterne davvero preoccupanti e che hanno ovviamente una certa influenza anche sulla preparazione dei ragazzi stessi.