Fra i vari bonus presenti, ve n’è uno da 600 euro ma in una sola regione. Scopriamone di più!
Il bonus in questione è di ben 600 euro e farebbe comodo davvero a molti. Il condizionale in questo caso è un obbligo in quanto oltre alle restrizioni che vengono di norma applicate per un bonus, stavolta l’erogazione è ulteriormente circoscritta per una sola regione italiana.
Il bonus finanzia le spese per assistenza domiciliare e lo si può richiedere dallo scorso 31 gennaio. Scopriamone maggiori dettagli e come accedere, laddove possibile.
Il bonus è volto alla copertura delle spese per assistenza domiciliare, per come si accennava. In particolare si tratta di assistenza familiare ed educativa. Le famiglie con minori o adulti che necessitino di tale assistenza possono richiedere il bonus con le domande che hanno già preso il via.
Ma abbiamo accennato al fatto che non è un’erogazione che interessi l’intero territorio italiano, bensì solamente una parte, o meglio una regione. La regione suddetta ad aver stabilito tale misura di sostegno è il Piemonte. Ma come vi si accede? In questa regione i potenziali beneficiari dovranno avere residenza o domicilio sanitario, il che corrisponde al primo requisito.
Immancabilmente il successivo requisito è di natura economica e verte sull’indicatore del reddito familiare Isee. Esso dovrà essere non superiore a 50.000 euro. Per gli ulteriori requisiti, vi accedono gli anziani con età superiore a 65 anni e non autosufficienti oppure persone con disabilità, anch’esse non autosufficienti e a prescindere dall’età. Necessario allegare la valutazione multidimensionale tenutasi presso una UVG (Unità di Valutazione Geriatrica) o una UMVD (Unità Multidisciplinare di Valutazione della Disabilità). Il punteggio sociale riportato nella valutazione non dovrà rivelarsi inferiore a 7 per avere accesso alla convenzione.
Inoltre, il requisito dell’Isee si allarga anche a quota 65.000 euro, laddove si tratti di minorenne necessitante assistenza. L’Isee è richiesto nella forma dell’Isee sociosanitario ossia una forma semplificata e apposita per l’accesso alle prestazioni socio-sanitarie per i portatori di disabilità. La domanda si può presentare direttamente o anche tramite rappresentanza. In quest’ultimo caso può intervenire il genitore o il coniuge oppure un parente entro il primo grado, il partner da unione civile, altro familiare convivente. Per ora c’è tempo fino al 30 aprile ma si prevedono altre finestre per richiedere i 600 euro di bonus.