Il ferro da stiro viene utilizzato quotidianamente, ma quanto consuma? Eliminare grinze dagli indumenti è qualcosa di veramente utile e comodo. Cerchiamo di scoprire quanto il medesimo uso incide sulla bolletta.
Il funzionamento del ferro da stiro si esplica attraverso una resistenza all’interno, la quale emette calore ogni qualvolta è attraversata dall’elettricità. Il suo consumo non è da trascurare sulla bolletta.
Se il consumo d’acqua per l’apposito serbatoio che fornisce il vapore è veramente esiguo e non degno di nota, altrettanto non si può affermare per l’energia elettrica.
Il ferro da stiro incide sulla bolletta domestica per il 5% circa. Con i rincari sulla bolletta avuti nel più recente periodo, sarà opportuno farci caso, anche nell’utilizzo. Ci si può fare attenzione in relazione alla fascia oraria in cui lo si usa, cercando così di razionalizzare il consumo (in termini monetari, a parità di energia consumata).
Se in particolare si usufruisce della tariffa bioraria, si possono attendere le ore serali dei giorni feriali o le giornate intere di quelli festivi e pre-festivi. Sfruttare le fasce scontate in tariffa non è l’unico modo di risparmiare. A tal proposito, il ferro da stiro, in seguito alla fase di avvio, il consumo energetico si attesta in media a livello di 1000 W, cioè 1 kWh.
Nel momento in cui si scrive 1 kWh costa 0,36 euro sul mercato tutelato. Si può dire che attualmente costi 36 centesimi all’ora, salvo il caso della tariffa bioraria. Oltretutto, si può economizzare sui consumi scegliendo un tipo diverso dal solito, più efficiente.
La tipologia alla quale si opera riferimento è quella con caldaia. Solitamente non è una categoria favorita sul mercato, ma con i rincari energetici ci si può fare un pensiero. Parliamo di un modello che crea di per sé maggiore ingombro ma, d’altro canto, comporta altresì una migliore comodità nell’utilizzo usufruibile durante la fase di stiratura.
Rispetto al modello più comunemente usato oggi, detiene una capacità di vapore maggiormente ampia e un set di accessori più completo. Si tratta di una soluzione a più estesa continuità d’uso, che si rivela più comodo, e anche più economico, visto che il suo rendimento in termini di energia termica sprigionata è superiore.
Diversamente, l’altro modello, senza caldaia, è preferito per la sua compattezza e l’assenza d’ingombro. Ma non si può risparmiare con la scelta di un modello anziché un altro nell’ambito della stessa gamma. Qui un ferro da stiro meno potente impiegherà più tempo per la generazione del vapore. Di conseguenza, il consumo energetico sarà uguale a quello del modello più efficiente che produce più calore e vapore nell’unità di tempo. Ma il consumo resta identico.