Forse non lo sai ma puoi richiedere il rimborso spese come amministratore di condominio, ecco in quali casi.
Le spese condominiali possono essere un vero e proprio problema per alcune famiglie – soprattutto considerando che già con l’aumento del costo della vita prima e con il caro bollette dopo è diventato piuttosto difficile arrivare a fine mese.
Proprio per questo ad oggi l’amministratore di condominio non ha certo vita facile e, anzi, il suo lavoro si fa sempre più difficile – dal momento che deve mettere d’accordo diverse persone (soprattutto se si tratta di palazzine con molti abitanti).
Bisogna tener presente però che per alcune spese ed entro determinati parametri anche l’amministratore di condominio può richiedere il rimborso spese per i servizi prestati; vediamo in quali casi può farlo e come.
Chiunque viva in un condominio sa benissimo che l’amministratore è essenziale per poter svolgere determinate funzioni come la conduzione dell’edificio in merito però esclusivamente agli spazi comuni, l’erogazione delle spese necessarie per il mantenimento di questi spazi e infine l’osservanza delle norme del regolamento.
In poche parole, oltre a risolvere le piccole schermaglie tra condomini avvalendosi del regolamento vigente è responsabile anche di riscuotere le somme per le spese o gestire la cassa condominiale. Vien da sé che si tratta di un lavoro di gran responsabilità, per cui generalmente viene incaricato un soggetto esterno e pagato per i propri servizi – solo nei condomini più piccoli di solito accade che uno dei condomini lo faccia a titolo gratuito.
Il compenso, chiaramente, viene stabilito nel momento in cui si ingaggia l’amministratore di condominio, per cui non è possibile chiedere un onorario superiore rispetto a quanto pattuito in principio, ma ci sono casi in cui anche questa figura ha diritto al rimborso spese per i servizi prestati al condominio.
In particolare può accadere che l’amministratore anticipi determinate somme di denaro per dei lavori di manutenzione o altre attività utili per il condominio, ma è possibile recuperare i soldi solo ed esclusivamente se è possibile provare che queste spese siano state effettuate (ad esempio come scontrini o fatture). In particolare ci riferiamo alle spese di trasferta, quelle per l’acquisto dei mobili per le assemblee e infine anche quelle di cancelleria. Se dunque non è presente un fondo cassa condominiale, l’amministratore ha diritto a presentare il documento attestante la spesa e questa dovrà essere suddivisa tra i condomini.