Furto dell’identità digitale, boom di denunce dei cittadini: l’INPS costretto ad intervenire
Dopo il boom di denunce arrivate all’INPS sul furto dell’identità digitale, l’istituto è stato costretto ad intervenire.
Purtroppo in Italia e nel resto del mondo gli attacchi informatici e le truffe sono sempre più frequenti, con situazioni al limite dove addirittura viene rubata l’identità digitale di un utente al fine di appropriarsi dei dati e dunque anche di poter mettere in atto qualunque tipo di frode.
Una situazione che si è verificata proprio in queste ultime settimane, in cui moltissimi utenti hanno inviato moltissime denunce all’INPS proprio in seguito ad alcune irregolarità con il proprio profilo – a cui di solito si accede con SPID, CIE o CNS.
Proprio per questo l’Istituto ha deciso di alzare la soglia di sicurezza introducendo degli ulteriori controlli su determinati account; vediamo quali e come sarà strutturato la nuova verifica.
Furto di identità, come avviene e come tutelarsi
Prima di addentrarci nella nozione furto di identità digitale, è bene capire prima in cosa consiste questa nozione. Di solito intendiamo l’insieme di informazioni esclusive che identificano un soggetto – ovvero dati come nome e cognome, indirizzo e-mail, password ma anche copie digitali di documenti, codice fiscale e numeri di eventuali carte di credito.
Viene da sé che i sistemi più noti e riconosciuti di identità digitale sono SPID, CIE e CNS – tutti sistemi che per altro utilizziamo su siti particolarmente “delicati” come quello dell’INPS. Ora è chiaro che per furto dell’identità digitale intendiamo dunque l‘appropriazione da parte di un criminale dei nostri dati – evento che può avvenire in diversi modi, come attraverso il phishing, utilizzando un malware che entra nel nostro pc, intercettando i nostri dati mentre navighiamo, oppure rubandoli dai nostri dispositivi e perfino dai social network.
In genere una simile situazione grave non solo perché spesso avviene una truffa di tipo economico e la nostra carta di credito utilizzata per acquisti che evidentemente non abbiamo mai fatto, ma purtroppo potremmo incorrere anche nella possibilità che i nostri dati o la carta siano utilizzati per atti illeciti che potrebbero causarci problemi.
Furto dell’identità digitale: l’INPS interviene con questo doppio controllo
Dal momento che una simile situazione si è verificata da poco con i dati degli utenti iscritti al sito dell’INPS, l’istituto è stato infine costretto ad intervenire aumentando il livello di sicurezza attraverso degli ulteriori controlli per una particolare categoria di utenti.
In particolare il sistema invierà al numero di telefono associato all’account un codice usa e getta da inserire sul sito al momento del login per tutti coloro che entreranno sul sito accedendo con credenziali diverse da quelle che utilizzano solitamente – se ad esempio utilizziamo sempre la SPID ma domani decidiamo di utilizzare la CIE, l’INPS farà il controllo appena spiegato.