Limite al contante, se rientri in queste categorie puoi evitare una multa salatissima: ecco quali sono

Limite al contante, gli sviluppi – newsecologia.it

Ha fatto molto discutere il limite al contante, verifica se appartieni a una categoria e ne sei esente.

Il limite riguarda sia che effettua pagamenti in denaro contante, sia chi li accetta, oltre una certa soglia. Detta così sembrerebbe che non vi siano eccezioni di alcun tipo e che l’applicazione della regola sia sempre assoluta. In realtà sono previste importanti eccezioni. Per cui, se rientri in una data categoria, fra quelle esplicate qui di seguito, sappi che sei esentato dal rischio sanzione.

La regola generale e le eccezioni

A partire dal 1 gennaio, vige il limite relativo al contante pari a 5.000 euro, con un movimento di denaro liquido che può arrivare quindi a 4.999,99 euro. Ma cosa accade se si tratta del pagamento di stipendi e salari? Il limite in oggetto non trova applicazione, poiché è la legge stessa a prevedere la tracciabilità dell’erogazione.

Parliamo della Legge 205 del 2017, di cui precisamente all’art.1, comma 911. Il limite del contante rientra in altre fattispecie inerenti il rapporto di lavoro che esulano dal campo d’applicazione della legge medesima. Il riferimento è quindi al rimborso spese, ma anche alle retribuzioni per tirocini, rapporti di lavoro domestico, rapporti di lavoro autonomo occasionale.

Si tengano ben presenti i limiti, a parte per le fattispecie qui espresse – newsecologia.it

I casi del datore di lavoro e dei pagamenti frazionati

Nei casi predetti invece, il datore di lavoro che non si attenga alla tracciabilità prevista, paga una multa che va da 1.000 a 1.500 euro. Altro ambito che fuoriesce sono le rate. Vi è da precisare, sul punto, che i pagamenti frazionati non sono per principio ammessi. Lo stabilisce il D. Lgs. 231/2007.

Facciamo un esempio. Se per un bene o un servizio è previsto un pagamento di 9.000 euro, il medesimo non può essere frazionato in tre rate da 3.000 euro ciascuna, così che di volta in volta non si superi il limite. Conterà in quel caso il pagamento totale. A meno che, per l’appunto, le parti non abbiano convenuto contrattualmente un pagamento rateale.

Vi è quindi la condizione che il pagamento rateale stabilito sia dimostrabile alle autorità che ne facciano richiesta. Vi è comunque la prescrizione, in tal caso, di non addivenire al pagamento di più rate in un arco di tempo particolarmente ristretto, che per legge è di 7 giorni. Per le donazioni invece, nessuna eccezione, e quindi per ogni importo donato che vada da 5.000 euro in su è obbligatorio un mezzo tracciabile per il pagamento.