Hai in programma la ristrutturazione del tuo bagno? Ottime notizie per te!
Dei bonus richiedibili ti verranno incontro nel sostenere le relative spese. Le quali si sa, per la ristrutturazione del bagno non si rivelano di lieve entità.
Tra i vari rifacimenti superficiali ed impiantistici, la spesa finale risulta in genere alquanto elevata. Sarebbe pertanto importante che tu risulti informato/a in merito ai predetti bonus, con un inevitabile alleggerimento della spesa. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Non esiste un bonus con questa nomenclatura esatta, ma dei bonus volti alla ristrutturazione del bagno. Si può scegliere, in particolare, tra due bonus: il bonus idrico e il bonus ristrutturazioni. Il primo converrà nel caso in cui si dovesse decidere per la sostituzione dei sanitari e della rubinetteria, ma non ad ogni condizione, come avremo meglio modo di vedere.
In merito poi al bonus ristrutturazioni, esso risulterà utile in tutti gli altri casi, laddove si voglia effettuare una ristrutturazione complessiva, di varie parti. In altre parole, se si intende rinnovare solamente la rubinetteria o i sanitari, o entrambi, non si può contare sul bonus ristrutturazioni.
Esso comprende una fattispecie davvero ampia e si può rivolgere a qualsiasi ambiente della casa, finanche a coinvolgere l’intera abitazione. E’ stata comunque posta tale condizione espressa restrittiva. In ogni caso, il Legislatore non ha lasciato il punto scoperto e ha optato per il conferimento di un bonus a parte.
Più nello specifico, con il bonus idrico si ottiene un rimborso parziale di spese per la sostituzione di vasi sanitari in ceramica, e poi di rubinetterie, con riferimento anche ai soffioni doccia e a colonne doccia. La soglia di rimborso concessa è di 1.000 euro sui lavori. Non ha particolari requisiti per l’accesso, neppure l’Isee.
Ciò che conta è avere le fatture conseguenti a pagamenti tracciati e registrarsi per la richiesta del bonus idrico direttamente sulla pagina del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MITE). Al momento il servizio non è attivo ma lo sarà molto presto. Per tutti gli altri casi, laddove i suddetti lavori siano compresi in un quadro più ampio e non siano esclusivi, si può fare affidamento sul bonus ristrutturazioni 2023.
Si tratta di una detrazione fiscale al 50% sulle spese eseguite, e non di un rimborso diretto come nel primo caso. Il massimale di spesa su cui applicare la detrazione è pari a 96.000 euro, da suddividere in 10 quote annuali di uguale importo. Vi sono compresi tutti gli interventi di manutenzione straordinaria e di rimozione delle barriere architettoniche.