Il Principe William promuove la Green Economy: puoi vincere un milione di sterline
Arriva l’Earthshot Prize: il premio organizzato dal principe William per supportare progetti ecologici per il nostro Pianeta.
I progetti presentati all’Earthshot Prize sono diversi ma sicuramente hanno un obiettivo comune: questo perchè di fatto propongono soluzioni utili per problematiche ambientali. Il premio ecologico è stato strettamente voluto dal principe William e da David Attenborough, divulgatore e naturalista inglese.
Il premio in questione è per 5 progetti che vengono presentati ogni anno, l’ammontare è di 1 milione di sterline che in euro sarebbero 1.160.000 euro. Una cifra per un concreto investimento e un’eventuale diffusione mondiale!
La competizione per il miglior progetto ecologico
In ballo c’è l’iniziativa di arrivare ad una premiazione ben più ampia, si parla di 50 soluzioni per il decennio 2020-2030. Scopriamo insieme i progetti vincitori dell’anno scorso, l’edizione si è appena conclusa! Ma prima di tutto chiariamo le categorie della competizione:
- pulizia dell’aria;
- recupero e protezione della natura;
- rinascita dell’oceano;
- vita libera dai rifiuti;
- azione climatica.
I progetti vincitori dell’Earthshot Prize 2022
Stufa a bassa emissione: a Charlot Magayi di Mukuru l’idea per questo progetto è venuta a causa di un’incidente che ha coinvolto la figlia che è rimasta ustionata da una stufa tradizionale.
Ha realizzato una stazione di cottura a 3 livelli che abbassa la possibilità di ustionarsi e rimuove il fumo riuscendo a mantenere una temperatura stabile arginando il consumo del combustibile. Il progetto ha il nome di Mukuru Clean Stoves, sono stufe che hanno prezzi accessibili e composte da metallo riciclato. Rispetto alle stufe classiche usano il 60% di combustibile in meno. Questo modello è già nelle case di ben 200.000 abitanti del Kenya.
Una microserra: Sathya Raghu Mokkapati e Kaushik Kappagantulu hanno sviluppato una microserra che ha il nome di Kheyti. La capacità di questo sistema è di modularsi per tutelare i raccolti. Questa serra è composta da semi e fertilizzanti e necessita di irrigazioni occupando il 2% del suolo, con un costo che arriva alla metà rispetto a quelle tradizionali.
Corpo speciale per terra e mare: il suo nome è Queensland indigenous women’s ranger network, si tratta di un team al femminile che si occupa della protezione degli ecosistemi dell’Australia. Le attività di questo gruppo composto da 60 donne sono: la tutela degli animali nei pressi della Grande Barriera Corallina, la cura delle praterie di alghe per la cattura della CO2 e monitoraggio di incendi.
Packaging di alghe: non tutti sanno che le alghe non sono solo molto diffuse ma hanno alche la caratteristica di assorbire CO2. Inoltre,consentono di creare un tipo di plastica biodegradabile e anche commestibile! La scoperta viene da Pierre Paslier e Rodrigo Garcia Gonzalez, fondatori di Notpla.
Da anidride carbonica a roccia: Talal Hasan è il fondatore della start-up 44.01 in Oman e tramite la collaborazione con Juerg Matter ha sviluppato un modo per prelevare dell’anidride carbonica, questa viene sciolta nell’acqua e introdotta dentro le rocce. La reazione con la peridotite, crea un minerale stabile. Questo procedimento è economico e sicuro rispetto a tante altre metodologia per prelevare l’anidride carbonica.