“Straordinari non pagati”: dal mondo del lavoro emergono dati impressionanti, situazione disastrosa

Qual’è la situazione per gli straordinari in Italia? – newsecologia.it

Gli straordinari sono per norma di legge retribuiti. Ma ciò non avviene in molti casi, anche troppi. 

I dati sono allarmanti, quelli provenienti dal mondo del Lavoro in Italia. In base ad un’indagine da ultimo condotta, una determinata percentuale di lavoratori effettua degli straordinari.

E, se è per questo, una quota ancora più rilevante fa orari definiti “antisociali”, in particolare la notte e i weekend. ma vediamo al meglio i dati, con le cifre e le relative implicazioni.

Gli straordinari e la questione in Italia

Dall’ultima indagine sembra proprio che in Italia la questione degli straordinari sia un’altra faccenda piuttosto spinosa. Dall’indagine Inapp Plus è emerso di come a fare gli straordinari sia il 60% dei lavoratori dipendenti, dunque la maggior parte. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse per il fatto che di questa quota in maggioranza, circa un quarto non sono retribuiti.

Proprio così, un quarto di questi lavoratori sono di fatto costretti a prestare gratis la propria opera aggiuntiva. Sul totale dei lavoratori dipendenti in Italia, si ha il 15,9% a sottoporsi agli straordinari pur non essendo pagato. Ad aggravare il quadro, il fatto che il 50% dei lavoratori dipendenti lavora in orari definiti antisociali, ovvero sabato, domenica, altri giorni festivi, orari notturni.

In pochi casi fra quelli rilevati, il lavoro notturno si giustifica con la natura della prestazione, come ad es. il personale sanitario – newsecologia.it

Motivazioni da cui scaturisce lo straordinario

In molti casi, il 51,2% dei casi rilevato statisticamente, gli straordinari sono compiuti dai diretti interessati per via di carenze di personale e carichi di lavoro eccessivi. Solo il 18,4% afferma di farli per avere un’occasione in più di guadagno. L’8,1% dichiara poi di non potersi rifiutare. La medesima indagine mette in evidenza di come il 18,6% di lavoratori dipendenti lavori addirittura sia in orari notturni che nei festivi.

Ci ritroviamo, per come segnalato dal presidente di Inapp Plus, Sebastiano Fadda, in una situazione in cui il lavoro richieda determinate disponibilità ai dipendenti, disponibilità che entrano spesso in conflitto con le “esigenze di vita”. Se è vero che in alcuni settori si può affermare di come in certi settori il lavoro notturno e nei festivi sia connaturato alla natura della prestazione, dai dati emerge che la modalità in oggetto è presente anche dove non strettamente necessaria, come fa notare sempre Fadda.

Il presidente Inapp conclude con un invito a riflettere su diversi aspetti inerenti al lavoro, quali la sua organizzazione, la sua articolazione, così come la quantità e la distribuzione.