Con la normativa prossimamente in vigore sarai obbligato a ristrutturare casa, ecco cosa prevede la legge.
Ristrutturare casa è un passo importante, soprattutto dal punto di vista economico, soprattutto se ad essere interessato è l’impianto della corrente elettrica, per il quale si può anche arrivare a spendere cifre notevoli.
Eppure, anche se stai cercando di temporeggiare e attendere un altro po’ di tempo prima di procedere con l’installazione, sappi che purtroppo è in arrivo una normativa che ti obbligherà a procedere con i lavori.
Vediamo dunque cosa dice la nuova direttiva, che arriva dalla Commissione dell’Unione europea e quando sarà attiva.
L’Unione europea guarda all’efficienza energetica ormai da molto tempo, per cui non stupisce che abbia preso una serie di decisioni che puntano proprio in questa direzione, ma una delle ultime notizie arrivate ha generato una certa preoccupazione – soprattutto nei cittadini italiani.
A partire dal 9 febbraio infatti è iniziato l’iter per rendere operativa la nuova direttiva che riguarda l’efficienza energetica degli edifici – proposta nel dicembre del 2021 dal vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans. Secondo quella che oggi è ancora solo una bozza, entro il 2030 tutti gli edifici residenziali dovranno rientrare necessariamente nella classe energetica E.
In concreto questo implica che tutti i proprietari di immobili residenziali che hanno un Attestato di prestazione energetica di classe F o G dovranno eseguire obbligatoriamente dei lavori di ristrutturazione per migliorare le prestazioni dell’edificio e ridurre i consumi del 25%. In poche parole dovranno essere eseguiti lavori per migliorare il cappotto termico, sostituire gli infissi, installare una caldaia a condensazione e pannelli solari.
Secondo quanto affermato dalla Commissione europea le misure, per quanto dispendiose permetteranno ad ogni edificio di aumentare le prestazioni riducendo i consumi, per cui alla lunga le bollette saranno meno salate e permetteranno agli Stati dell’Unione di arrivare all’obiettivo delle zero emissioni entro il 2050.
Nonostante i nobili propositi però in Italia questa direttiva preoccupa notevolmente e non solo per una questione economica – dal momento che ad oggi sono attivi alcuni bonus per le ristrutturazioni. Il timore è che, avendo il 74% degli edifici ancora una classe energetica di tipo F o G, semplicemente non si riuscirà a rispettare le tempistiche richieste dalla Commissione. Ad ogni modo bisognerà attendere che i lavori sulla bozza siano finiti, dal momento che sono già stati proposti ben 1.500 emendamenti.