Acqua del condizionatore, riciclala in giardino ma fai attenzione: con quali piante puoi usarla
Possiamo reimpiegare l’acqua della condensa del dispositivo per l’uso in giardino. Ma non su tutte le piante.
Nell’ambito del riciclo delle risorse, una risorsa importante da poter riutilizzare è l’acqua, altamente scarseggiante su scala globale. L’acqua del condizionatore può effettivamente venire riciclata, impiegandola per gli usi in giardino o per innaffiare le piante in casa o in veranda.
C’è però da dire che, a tale scopo, l’acqua della condensa non sempre andrà bene. Sarebbe pertanto opportuno operare una distinzione tra le piante per le quali si può riutilizzare.
Il riutilizzo dell’acqua del condizionatore e le sue proprietà
L’acqua del condizionatore può dunque essere reimpiegata e non solamente per le piante. Tra gli usi, ci si può avvalere della stessa per il lavaggio del bucato sporco. Oppure si può utilizzare per la manutenzione ordinaria della macchina, quindi da aggiungere alla vaschetta per i tergicristalli o al radiatore.
Si può poi usare, in alternativa, la stessa acqua per le pulizie di casa. In particolare per pulire i pavimenti, in quel caso useremo l’acqua del condizionatore al posto di quella che prendiamo direttamente dai rubinetti. Basterà infatti solamente diluirvi la candeggina o altro detergente per pavimenti utilizzato, sia per spazi interni che per quelli esterni.
Molto utile anche per il lavaggio dei capelli, dove l’operazione sostitutiva si rivela addirittura migliorativa. Ciò perché l’acqua del rubinetto contiene una percentuale di calcare elevata che può sfibrare i capelli e pertanto sono sempre da risciacquare limitatamente con questo tipo di acqua. In merito invece all’acqua del condizionatore, essa può venire opportunamente raccolta in un recipiente e riusata per lavare i capelli.
L’uso sulle piante: le esclusioni
Un uso molto interessante è quello rivolto ad alimentare le piante. Tuttavia questo riciclo non riguarda tutte le piante, poiché esse non necessitano dello stesso tipo di nutrimento. Oltre alla caratteristica appena spiegata per il calcare, l’acqua della condensa derivante dall’utilizzo del condizionatore, contiene altresì pochi minerali ed è totalmente esente da cloro.
Accade ciò in quanto si tratta di acqua che si condensa, dunque viene estratta dall’aria esterna. Questa è una caratteristica che la renderà adatta solamente a quelle piante che necessitano limitatamente di nutrimento. È ottima ad esempio per le piante grasse, ma anche per una parte di piante da giardino quali la camelia, la gardenia, l’ortensia, l’azalea, e il rododendro.