Terremoto in Siria e Turchia: devastante. Arriva una buona notizia, nelle macerie viene ritrovata una neonata viva!
Il terribile terremoto avvenuto in Siria e in Turchia ha piegato questi due grandi Paesi, con un magnitudo di 7.8 la terribile scossa è avvenuta nella giornata di lunedì, 8 febbraio e ha causato più di 22 mila decessi.
Un fenomeno che ha lasciato dietro di sè un’ondata di devastazione sui questi due territori, ma in mezzo al terribile evento fortunatamente c’è anche una notizia positiva!
Pare proprio che durante quella scossa sia nata una bambina, nel ritrovamento era coperta dalla polvere delle macerie in Siria, ora è in salvo. Scopriamo cos’è accaduto.
Precisamente vicino ad un edificio che contava quattro piani, nella città di Jindayris, a nord della Siria zona tenuta sotto la gestione dei ribelli, è stata ritrovata la bambina.
Erano passate più di 10 ore dal terremoto, quando alcuni componenti una famiglia piuttosto numerosa ha trovato la bambina, salvandola. Era ancora attaccata al cordone ombelicale della madre, quest’ultima deceduta. L’intera famiglia della neonata purtroppo non è sopravvissuta, non solo la madre ma anche il padre e i 4 fratelli.
Hanu Maarouf, il medico che si sta occupando delle cure alla neonata ha dichiarato che qualora la neonata fosse rimasta anche solo un’ora in più, sarebbe con tutta probabilità deceduta. Le condizioni della neonata sono migliorate e stabili, la piccola è con altri componenti della famiglia, stando al The Telegraph.
L’attimo del ritrovamento è documentato da un video che è diventato virale sui social network, quello che si vede è un uomo che esce da ciò che resta del palazzo con in braccio una neonata. Un secondo uomo porta a lui una coperta, ricordiamo che la temperatura è sotto lo zero, un altro uomo urla di chiamare un’automobile per raggiungere l’ospedale in fretta.
Ad oggi sia le condizioni della Turchia che della Siria sono terribili, in particolare in Siria è un Paese che vive una condizione instabile anche a causa della guerra che da anni si abbatte su questo Paese. La regione che si trova nell’entroterra del Paese colpita dalla scossa è divisa in diverse zone. Una parte gestita dal governo, una seconda occupata dalla Turchia e altre dai ribelli. Questa complicata situazione è anche un problema per tutti quegli sostegni umanitari indispensabili in un momento così terribile.