3mila posti di lavoro a rischio, disastro annunciato: famiglie senza reddito
Il decreto che blocca dei posti di lavoro: un vero e proprio rischio per tantissimi. Scopriamo di cosa si tratta nel dettaglio.
Esattamente a partire dal 16 febbraio è in vigore il decreto legge che di fatto blocca lo sconto in fattura e la cessione del credito. È partito un vero e proprio cambio di marcia rispetto il settore edile, mettendo al rischio tanti lavoratori. I particolare nella zona di Verona si contano 1.800 posti di lavoro nell’ambito delle costruzioni e attività che superano 1.000 professionisti e tecnici.
Questi numeri sono stati forniti dalle sezioni scaligere dell’Associazione nazionale costruttori edili, giorni fa era stato anticipato a L’Arena una possibile chiusura di tantissimi cantieri in tutta la provincia.
Carlo Trestini, il presidente di Ance Verona, è fermamente convinto che questo decreto di fatto stabilisca un chiaro stop alla cessione dei crediti e lo sconto in fattura.
Stop allo sconto in fattura e alla cessione dei crediti
Stando ai dati nazionali, quello che emerge è che dalle 25mila alle 28mila sono le imprese nel settore dell’edilizia che continuano a lavorare usando il Superbonus, e queste hanno a loro volta un numero di addetti che vanno dai 130mila ai 150mila ha dichiarato Trestini.
Occorre considerare che il 13% di queste aziende sono situate solamente nel Veneto e nella zona di Verona che sono almeno tra le 200 e le 300. Di fatto una provincia dove i lavoratori del settore edile rischiano di rimanere a casa sono 1.800 complessivamente.
Una misura blocca bonus: un problema per tanti lavoratori
Questo scenario tocca i lavoratori che al momento sono attivi all’interno di aziende corrette. Aggiunge il presidente dell’Ance che le norme aggiunte dal legislatore solamente nell’ultimo anno avevano reso possibile lavorare solo con il Superbonus solamente quelle realtà che avevano certificazioni utili per concorrere ad appalti pubblici e dove si poteva applicare il contratto nazionale dell’edilizia. Quindi le aziende nate usare il bonus senza avere i requisiti sono di fatto sparite.
Le misure aggiunte dall’esecutivo porteranno degli effetti negativi. Le imprese e i liberi professionisti non solo bloccheranno le assunzioni ma saranno anche in difficoltà riguardo le ultime fatte! Sono molte quelle realtà che post pandemia hanno assunto personale, il numero degli addetti solamente a Verona è aumentato del 30%, oltre ad aver fatto investimenti in macchinari e attrezzi.
Questo decreto di fatti è un blocca bonus che porterà ad una perdita di lavoro a tantissimi professionisti nella provincia di Verona e nella provincia ha concluso Matteo Faustini, presidente dell’Ordine degli architetti di Verona e membro della commissione del Consiglio nazionale della professione per le riforme urbanistiche.