Allarme Siccità, Italia in difficoltà: 8 proposte per evitare la catastrofe
Scatta l’allarme siccità, con l’Italia che mostra importanti segni di difficoltà: ecco le 8 proposte avanzate per evitare la catastrofe.
Ogni anno abbiamo a che fare con difficoltà legate alla siccità, con dirette conseguenze sia sull’agricoltura ma anche sulla produzione energetica. Quest’anno però la situazione è particolarmente disperata e l’allarme è scattato in anticipo sui tempi.
Un dato a dir poco preoccupante, soprattutto se si pensa in prospettiva all’arrivo dell’estate, che tenderà ad inasprire maggiormente una situazione che a molti in queste ore appare già piuttosto disperata.
Proprio per questo arrivano in queste ore ben 8 proposte per evitare la totale catastrofe, ovvero una strategia idrica nazionale che mira a ridurre gli sprechi e ad ottimizzare ciò che abbiamo a disposizione.
Allarme siccità, com’è attualmente la situazione in Italia
Siamo soltanto a febbraio ma sembra che la situazione in Italia sotto il profilo della siccità sia già piuttosto disperato, con un notevole anticipo sui tempi. Ogni anno in estate infatti viviamo un simile problema ma quest’anno, soprattutto a causa della scarsità sia delle piogge ma anche della neve, fiumi e laghi siamo particolarmente asciutti.
Tanto in Piemonte quanto in Lombardia ed Emilia Romagna, la portata dei fiumi è infatti inferiore alla media storica finanche purtroppo al 50% in meno. Una situazione chiaramente catastrofica che ha un notevole impatto negativo sia sull’agricoltura del paese ma anche sulla produzione energetica. Fortunatamente da Legambiente arrivano soluzioni concrete, con una proposta in 8 punti per riuscire ad evitare il peggio.
8 proposte per contenere il disastro: come sfruttare al meglio le risorse idriche del Paese
Per quanto sia particolarmente grave la situazione idrica in Italia, non tutto è perduto e Legambiente proprio in queste ha definito 8 proposte da adottare per contrastare il problema siccità prima di arrivare ad un punto di non ritorno, come chiarito dal direttore generale dell’associazione ambientalista. In particolare si parla di:
- Prevedere l’obbligo di recupero delle acque piovane attraverso la misura del de-sealing in città e dei laghetti in ambito agricolo;
- Favorire la ricarica controllata delle risorse cercando di fare in modo che le precipitazioni rimangano più allungo sul territorio;
- Intensificare il riuso delle acque reflue depurate in ambito agricolo;
- Ridurre le perdite di rete per rendere più efficiente l’impianto idrico, puntando anche al completamento degli interventi per la depurazione;
- Riconvertire il comparto agricolo con colture che richiedano quantitativi inferiori di acqua;
- Stabilire incentivi e sistemi di defiscalizzazione per quanto riguarda il tema idrico allo stesso modo dell’efficientamento energetico;
- Favorire il riuso dell’acqua nei cicli industriali (che permetterebbe anche di ridurre gli scarichi inquinanti);
- Stabilire dei criteri minimi ambientali anche in camp edilizio per ridurre gli sprechi.
Punti senza dubbio necessari che puntano a diversi settori della nostra economia e che al momento si pongono come i più concreti e facilmente realizzabili per evitare il peggio ma anche per riuscire a rendere più competitiva seppur meno impattante l’intera filiera.