Fai attenzione alle farfalle velenose e allontanati immediatamente se ne vedi una, ecco come riconoscerle.
Tra gli insetti più amati di sempre ci sono le farfalle, spesso utilizzate anche come simbolo di bellezza ma anche di estrema fragilità – essendo particolarmente delicate e poco longeve. Molte sono coloratissime e meravigliose da osservare, ma sarebbe meglio tenersene alla larga!
Alcune specie infatti, seppur bellissime, possono essere anche letali per l’uomo a causa di alcune caratteristiche – completamente difensive e mai aggressive – che le rendono assolutamente velenose per chi gli sta intorno.
Cerchiamo dunque di capire come possiamo distinguere le farfalle innocue da quelle dannose per la nostra salute.
A differenza di molti altri insetti presenti in natura, le farfalle non hanno armi a disposizione per potersi difendere dai suoi predatori; tutto ciò che in genere possono fare è utilizzare il loro splendido manto per potersi mimetizzare nell’ambiente circostante ed essere invisibili all’occhio degli animali che si cibano di loro.
Alcune specie però hanno anche imparato a difendersi “indirettamente”, ossia senza l’ausilio di pungiglioni e altri meccanismi fisici. Esemplari come la Monarca, la Cobra e la Thecla hanno infatti imparato a cibarsi di veleno per poi uccidere il malcapitato proprio grazie alle tossine presenti nel loro corpo lasciandosi mangiare. Altre invece hanno effettivamente sviluppato un sistema per iniettare quel veleno nel corpo dei predatori per poter fuggire.
Tra le farfalle che hanno adottato questo meccanismo di difesa, come anticipato, c’è dunque la Monarca, che tuttavia non è in alcun modo aggressiva verso le altre specie. Non attaccherà mai per prima ma, grazie al veleno ingerito mentre si nutre, in caso di pericolo si lascia mangiare (in genere dalle rane) e avvelena il suo predatore – il quale alla fine sarà costretto a vomitarle. Questo esemplare si può riconoscere grazie al suo manto marrone scuro all’esterno, innervato di nero con dei puntini bianchi sul bordo delle ali.
Altre specie invece, come abbiamo visto, hanno imparato a difendersi dai predatori e da chi tenta di infastidirle – uomo compreso – mordendo fisicamente il soggetto e iniettano un quantitativo di veleno che, nonostante agisca a livello locale, è in grado di necrotizzare il tessuto. In particolare dovete prestare attenzione alla farfalla monarca, la più grande al mondo e in genere marrone chiaro con disegni bianchi a forma di triangolo, e alla thecla – che invece di solito è arancione-giallognola con delle strisce bianche orizzontali.