Covid, allerta Zona Rossa: 4 regioni a rischio immediato
Allarme Covid: ci sono delle zone che rischia grosso con i contagi, è arrivata la comunicazione ufficiale.
Il Covid torna a bussare alle porte di alcune regioni con più insistenza, è arrivata la conferma ufficiale da parte del ministero della Salute e da parte dell’Istituto superiore della sanità. Solamente la settimana scorsa nessuna di queste regioni aveva numeri del genere, ci sono nuove regioni con un alto rischio ma anche regioni che ad oggi sono a rischio moderato. Queste ultime sono passate da 4 a 10 in una sola settimana di tempo.
I contagi da Covid dunque tornano a crescere, tanto che il ministero della Salute e l’Istituto superiore della sanità si sono mossi con una comunicazione circa le regioni ad alto rischio, sono 4, mentre quelle a rischio moderato 10.
Regioni a rischio alto di contagi Covid: arriva l’allarme
Le 4 regioni che sono dunque ad alto rischio rispetto per i contagi da Covid nell’ultima settimana sono le seguenti: Basilicata, Liguria, Marche e Puglia. Considerando che la settimana scorsa nessuna di queste località era in questa specifica fascia.
Come anticipato il numero delle regioni a medio rischio invece sono le seguenti: Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Sardegna, Toscana e Umbria.
Regioni a basso ed alto rischio e una crescita di contagi in leggero aumento
La crescita dei contagi appare stabile con un leggero aumento, stando ai dati settimanali di tutto il Paese. La settimana che partiva dal 10 febbraio fino al 16 febbraio aveva visto un incidenza di contagi pari a 48 ogni 100mila abitanti, nelle giornate dal 17 febbraio fino al 23 i casi sono aumentati a 50.
Quello che scende è il tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive. Stando ai dati raccolti il 16 febbraio la percentuale in questione era dell’1,6%, invece nella giornata del 23 febbraio la cifra è diminuita a 1,3%.
Considerando il periodo che parte dal 1 febbraio fino al 14 l’Rt medio sui casi sintomatici è stato di 0,91, cifra in crescita considerando la settimana prima, ma ancora inferiore rispetto la soglia epidemica in generale.
Il leggero aumento è anche del tasso di occupazione nelle zone mediche nazionali per motivazioni strettamente legate ai casi di Covid. La rilevazione del 23 febbraio indica che i posti letto sono al 5,2%, in opposizione al il 5% della giornata del 16 febbraio.