Arriva l’avviso da parte del Ministero della Salute: ritiro alimentare per un tiramisù, scopriamo di quale si tratta.
Avviene il ritiro alimentare a scopo precauzionale per un tiramisù specifico e non solo, l’avviso arriva direttamente dal Ministero della Salute con la raccomandazione che le persone con allergie alimentari non consumino i dolci e di riconsegnarli al punto vendita dove li hanno acquistati.
La comunicazione è stata riportata nel portale del Ministero della Salute e la vicenda nasce a seguito del decesso per shock anafilattico di una donna che dopo aver mangiato un tiramisù vegano con delle tracce di latte non indicate nella sua etichetta.
Di fatto stando continuando ad arrivare ritiri di quei prodotti che hanno la presenza di allergeni non dichiarati. Dopo la triste vicenda del tiramisù vegano, arrivano nuovi ritiri che coinvolgono altri dolci. Nello specifico si fa riferimento a 18 dolci con marchio Mascherpa, tra questi abbiamo tiramisù non vegani, mousse, cheesecake e brownie.
L’azienda stessa ha pubblicato un avviso sul portale del Ministero della Salute, quali prodotti potrebbero avere al loro interno tracce di allergeni non dichiarate. Quindi a scopo cautelativo è importante che i soggetti che soffrono di allergie alimentari non mangino quei prodotti e di riconsegnarli dove li hanno comprati.
Nel dettaglio, i prodotti che sono stati ritirati sono: la Cheesecake ai frutti di bosco, questa viene venduta all’interno di barattoli da 100 grammi, la Cheesecake al gusto mango, anche lei venduta in barattoli da 100 grammi, poi abbiamo la Banana bread, questa venduta a pezzi da 75 grammi, inoltre c’è il Brownie in pezzi da 90 grammi e la Carrot cake in pezzi da 75 grammi.
Il ritiro comprende anche i Cookie arachidi in pezzi da 75 grammi e quelli doppio cioccolato in pezzi da 75 grammi, poi la maousse tre cioccolati in barattoli da 100 grammi e i Savoiardi nelle confezioni da 75 grammi.
Il tutto poi coinvolge svariate tipologie di tiramisù:
Ricordiamo che il ritiro di questi prodotti non è causato da un rischio per tutti i consumatori, ma solamente per i soggetti che soffrono di allergie alimentari.