Addio Iva, sparisce da questi beni: tutte le proposte del Governo
Si procede verso l’addio all’IVA per una serie di beni, ecco cosa propone l’attuale Governo.
Una serie di riforme dovrebbe permettere di poter eliminare l’imposta sul valore aggiunto, ad oggi fissata al 22% per la maggior parte dei beni che acquistiamo. Questo è solo uno dei punti del piano dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, che proprio in queste ore ha presentato i risultati dell’Agenzia delle Entrate alla Camera.
La proposta dovrebbe arrivare al Consiglio dei ministri la prossima settimana e prevede, oltre il taglio all’IVA appena menzionato, anche una serie di provvedimenti che ci permetterebbero di allinearci all’Unione Europea.
Una vera e propria semplificazione della disciplina dell’imposta, che punta al miglioramento del rapporto tra il contribuente e il fisco; ecco di cosa si tratta.
Riforma fiscale, quali sono le proposte del Governo
In queste ore il viceministro dell’economia Maurizio Leo ha confermato l’intenzione di eliminare l’IVA da alcuni beni con una riforma che potrebbe essere presentata al Cdm la prossima settimana; una proposta che però deve essere accompagnata da un più ampio progetto, che prevede anche il cosiddetto riordino dell’IVA per poterci allineare a quella dell’Unione Europea, con il vantaggio di semplificare la disciplina dell’imposta.
In seconda battuta dunque sarà possibile ridurre l’imposta sul valore aggiunto per i beni di prima necessità; ad oggi a rientrare in questa categoria sono i prodotti per bambini come pannolini, biberon, latte in polvere e quelli per l’igiene (tra cui anche gli assorbenti). Nella proposta invece si parlerebbe anche di prodotti alimentari come pasta e pane che oggi sono al 4% e di alimenti come carne e pesce che oggi hanno un’aliquota del 10% e che si vorrebbe portare al 5%.
Con questa riforma però non si punta solo alla riduzione dell’IVA ma anche alla semplificazione di alcuni istituti, in modo che detrazioni e rimborsi siano più facilmente accessibili; in poche parole di mira ad un percorso che permetta di pagare i crediti IVA più rapidamente.
Riforma fiscale, come saranno gestite le aliquote fiscali
In programma c’è anche una parte riguardante le aliquote fiscali, con due simulazioni al momento discusse maggiormente dagli esperti. Nel primo caso ci sarà un’aliquota iniziale fissata al 25%, la seconda al 33% e una terza al 43%.
Nel secondo caso invece abbiamo una prima aliquota fissata al 23%, la seconda al 33% e una terza infine al 43%. In ogni caso il costo complessivo dovrebbe aggirarsi attorno ai 6 miliardi di euro. Con questa revisione si dovrebbe garantire ai lavoratori buste paga più consistenti proprio grazie alla revisione di aliquote e detrazioni.