Entro il 2040 dovrebbe cambiare ogni cosa sul fronte delle energie rinnovabili, ecco cosa accadrà in particolare.
Non si fermano i pronostici sul futuro dell’energia e soprattutto sul ruolo delle rinnovabili da qui a qualche anno. Una situazione necessaria, dal momento che non solo le attuali fonti si presentano come inquinanti ma anche particolarmente dispendiose – un dato reso più che mai evidente dalla crisi energetica seguita alla guerra in Ucraina.
Proprio per questo è stato necessario iniziare ad accelerare un po’ i tempi e cercare di capire entro quanto avverrà effettivamente il cambiamento e saremo in grado di utilizzare fonti pulite e rinnovabili per arginare sia il problema inquinamento che quella dell’aumento dei prezzi.
Secondo gli esperti ad oggi si pensa che potrebbe cambiare tutto entro il 2040, ma cosa succederà in concreto?
Come anticipato, sono diversi i fattori che hanno portato ad uno studio ancora più approfondito sulle energie rinnovabili in modo tale da poterli sostituire a quelle oggi utilizzate il prima possibile. L’aumento dei prezzi, il tema dell’inquinamento ma anche la consapevolezza che le energie non rinnovabili si esauriranno presto hanno portato ad un maggior impiego di risorse per cercare di rendere disponibili le fonti rinnovabili prima di quanto avevamo previsto.
Proprio grazie a questa spinta ad oggi si parla della possibilità di ottenere circa il 25% dell’energia mondiale dalle rinnovabili entro il 2035; questa soglia salirà al 40% entro il 2040. Tra i maggiori paesi che si sono impegnati a raggiungere questo obiettivo troviamo anche in Italia, che ormai da tempo ha parlato della volontà di riuscire a sostentare la richiesta di energia esclusivamente con fonti rinnovabili entro il 2030.
Negli ultimi anni si è spesso parlato dei famosi impianti fotovoltaici, che oggi si possono installare perfino sui balconi per riuscire a produrre una parte dell’energia richiesta in casa ogni giorno. Bisogna però tener presente che non si tratta dell’unica soluzione valida che possiamo utilizzare anche nell’ottica di ridurre il problema dell’inquinamento ambientale.
In particolare si potrà fare affidamento (e in parte già accade) sull‘energia eolica – ovvero quella prodotta a partire dal vento – idroelettrica, ad oggi considerata la più efficiente, e infine quella geotermica, prodotta a partire dal nucleo della Terra.
Si parla inoltre anche di bioenergia (prodotta a partire dagli scarti di organismi biologici), mareomotrice, cinetica (sfruttando dunque il movimento umano) e l’energia delle centrali a idrogeno – in realtà oggi ibrida perché usa fonti sia rinnovabili che non rinnovabili, ma che in futuro produrrà idrogeno soltanto tramite energia solare.