Arriva un aumento dei tassi Bce che fa tremare il mercato immobiliare: ecco cosa accadrà sul fronte dei mutui, parola all’esperto.
Nel settore immobiliare qualche giorno fa è accaduto un fatto di incisiva rilevanza: la Banca Centrale Europea ha confermato una decisione di aumentare i tassi di interesse. Novità che da parte dei mercati era attesa, l’aumento parte da un valore di 0,50% a 3,50%.
Questo cambiamento neanche a dirlo, porterà una serie di conseguenze sul fronte mutui: cerchiamo di capire insieme, con l’aiuto di un professionista del settore cosa dobbiamo aspettarci.
Per riuscire a sciogliere ogni dubbio il responsabile mutui di Idealista, Fabio Femiani ha fornito qualche delucidazione.
La decisione di aumentare i tassi di interesse presumibilmente andrà in pari con l’aumento dei tassi di interesse sui mutui. Occorre considerare che l’inflazione fin quando rimarrà sopra il limite del 2%, i tassi di interesse Bce continueranno a crescere. Detto questo è possibile immaginare qualche scenario che investirà i promossimi mesi.
Stando alla nota della Bce si legge che il Consiglio direttivo decide di aumentare di 50 punti base i 3 tassi di interesse di riferimento. Quindi stiamo parlando dei tassi di interesse su quelle operazioni di rifinanziamento basilari (+3,50%), quelle marginali (+3,75) e sui depositi della banca centrale (+3%) a partire dal 22 marzo 2023.
L’incremento dei tassi Bce preoccupa anche il mercato immobiliare, quello dei mutui nello specifico, questo lo conferma anche Fabio Femiani, Mortgage Broker Operation Director di idealista/mutui, che ritiene l’aumento a “doppio taglio”.
Aumentare le rate mensili porterà ad una difficoltà nei confronti di alcuni nuclei familiari specifici. In tal caso questo aumento rappresenterà una sfida per il mercato dei mutui, il quale dovrà trovare il modo di adattarsi. Occorre considerare che queste misure “anti-inflazione” da parte della Bce avranno un impatto superiore sulle possibilità economiche di quelle famiglie che hanno un mutuo e non sul mercato immobiliare in generale, quest’ultimo rallenterebbe ma senza subite un vero e proprio stallo.
Va da sé domandare a questo punto cosa sia meglio fare qualora si volesse accendere un mutuo in un periodo storico del genere. L’esperto dichiara che all’interno di Idealista/mutui si evince una richiesta superiore dei mutui a tasso fisso, ma non scendono tuttavia quelli misti (con protezioni al loro interno). Dichiara Femiani che dall’inizio del 2023 hanno visto un incremento importante di richieste di surroghe in casi specifici. Stiamo parlando di mutui vecchi o accesi con la convinzione che l’incremento dei tassi fosse una misura temporanea.