Siamo ad un importante punto di svolta in materia di Green Economy, l’UE interviene per dare aiuti immediati all’Italia.
Da tempo ormai si parla della necessità di affrontare un importante cambiamento, quello verso le energie rinnovabili e sostenibili. Una situazione che proprio nell’ultimo anno, con la crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina, si è rivelata ancor più necessaria.
Non tutti gli Stati però hanno possibilità di investire in modo massiccio in questa transizione e proprio per questo l’Europa ha sempre cercato di muoversi per permettere a tutti di adeguarsi. Questo oggi passa anche attraverso degli aiuto concreti che arriveranno, tra gli altri, all’Italia.
Lo ha reso noto in queste ore la Commissione europea attraverso la figura della commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager, che ha spiegato cosa accadrà nei prossimi mesi.
Nell’ultimo anno si è parlato in maniera decisamente più massiccia della necessità di procedere con la transizione ecologica e investire nelle energie rinnovabili. Sebbene però sia chiaro a tutti che si tratta di una situazione da risolvere quanto prima, gli Stati membri dell’Unione Europea non sono riusciti ad accordarsi immediatamente sul da farsi.
Alla fine però un accordo è stato trovato e proprio in queste ore la Commissione europea ha pubblicato un allentamento straordinario delle regole sugli aiuti di Stato in modo tale che ogni Paese possa beneficiare di sostegni rapidi e consistenti fino al 2025. Una politica, si può leggere in queste ore, che mira anche alla possibilità di mettere i 27 nelle condizioni di contrastare la concorrenza di Stati Uniti e Cina – a dire il vero non sempre limpida.
Con i fondi di cui ogni Stato potrà beneficiare sarà possibile accelerare gli investimenti a zero emissioni e al tempo stesso proteggere la libertà di accesso al mercato unico e gli obiettivi di coesione dell’UE. Tutto questo sarà possibile, nello specifico, attraverso due precise decisioni prese in quest’ultimo periodo, dopo mesi di consultazioni.
In primo luogo, come anticipato, la commissione europea permetterà ai governi di aiutare le industrie a zero emissioni fino al 31 dicembre 2025 – prorogando dunque le regole sugli aiuti di Stato; secondariamente sarà permesso ai Paesi di sostenere investimenti per la produzione di “attrezzature strategiche”, ovvero pannelli solari e batterie ma anche pompe di calore e turbine eoliche.
In ogni caso si punta dunque a programmi che possano accelerare la decarbonizzazione in favore dell’uso di energie rinnovabili. A beneficiare di questi aiuti, in misura maggiore, saranno chiaramente le piccole realtà come progetti di piccole dimensioni o piccole e medie imprese. Solo nel caso in cui esista il rischio che gli investimenti possano essere dirottati fuori dall’Europa si potrà fornire un sostegno più elevato a singole imprese, proprio per incentivare l’investimento all’interno dell’Unione.