A Roma è iniziata una nuova era: arrivano i cassonetti intelligenti contro l’emergenza rifiuti della Capitale.
Da qualche giorno è iniziata ufficialmente un nuova fase per Roma: l’avvio dei cassonetti intelligenti. La sperimentazione dei nuovi contenitori di Ama e Ecologia Soluzione Ambiente (ESA).
Novità che ha il chiaro intento di ostacolare l’emergenza rifiuti che da anni segna la Capitale. I protagonisti di questo cambiamento epocale sono proprio loro: dei cassonetti smart, scopriamo le loro capacità e come potranno fare la differenza oltre la differenziata.
Di fatto questi cassonetti smart sono caratterizzati da un sistema robotizzato 2AS che ha il chiaro intento di offrire un potenziamento rispetto la raccolta dei rifiuti a Roma.
Esa, ovvero Ecologia Soluzione Ambiente (ESA) è l’azienda che, insieme ad Ama, lavora nel settore ambientale da più di 30 anni. Una delle sue fatiche più emblematiche è il Two Automatic System, ovvero un sistema a carico verticale e bilaterale.
Il giorno dell’inaugurazione ha presenziato l’Assessore all’Ambiente Simona Alfonsi, i dirigenti tecnici di Ama e la Vicepresidente di ESA Giorgia Iasoni. Quest’ultima ha dichiarato che questa è “un occasione unica per ottimizzare attivamente la raccolta dei rifiuti nella Capitale.”
I pro di questo nuovo sistema sono diversi: il fatto di avere un mono-operatore ridimensiona il numero del personale per la raccolta e aumenta la qualità delle condizioni lavorative. Questo perché le operazioni sono svolte dalla cabina di guida, evitando problemi sanitari.
I contenitori in HDPE riciclato e riciclabile offrono dei punti in più rispetto alla tradizionale raccolta differenziata. L’azienda già da qualche tempo si dedica all’economia circolare lavorando su vari livelli: a cominciare dalle materie prime riciclate nella produzione dei suoi contenitori. La plastica infatti viene dalla raccolta differenziata. Oltre a questo abbiamo anche l’uso del polietilene riciclato usato per le portelle di scarico.
I contenitori dell’azienda emiliana ha colpito tutti e l’Assessore all’Ambiente Alfonsi, riguardo i contenitori ha affermato che sono “maggiormente in linea con il tema dell’economia circolare perché al loro interno c’è più di un 30% di materiale riciclato”.