La farina a base d’insetto ormai è una realtà alimentare in Europa e anche in Italia, ecco le chips in commercio nei supermercati italiani.
Anche in Italia è iniziata la distribuzione e la commercializzazione dei primi prodotti a base di farina d’insetti. Quest’ultima pur non rappresentando spesso l’ingrediente principale, si mescola agli altri, attenzione infatti all’etichetta nutrizionale quando si acquista. Ecco il caso delle chips non fritte di mais biologico di un’azienda alimentare veneta.
L’italiana Fucibo produce queste chips proposte in diversi gusti, pizza e al formaggio, oltre che di farina di mais, di un 15% di farina di lenticchie sono composte per il 10% dalla farina ottenuta dalle larve delle tarme della farina Tenebrio molitor, che dopo essere sottoposte a un processo di essiccazione vengono rese in polvere.
La farina di larve delle tarme proviene da un’azienda francese che è pioniera nella distribuzione e nel commercio di questo genere di prodotti in Europa. Dopo varie sperimentazioni e burocrazia di autorizzazioni e permessi, la Comunità Europea ha dato il lascia passare per le industrie alimentari a varie farine ricavate dagli insetti.
Già in produzione e commercio prodotti a base di farina di locusta, recentemente quella di grillo e anche quella di tarme. Inoltre la Commissione Europea ha autorizzato alla commercializzazione dei prodotti a base di farina d’insetto solo alcune aziende, la francese Agronutris, l’olandese Fair Insects BV e l’italiana Alia Insect Farm, alleva grilli.
Per far conoscere il prodotto ai consumatori, più che altro farli avvicinare piano piano alla materia, le aziende produttrici alimentari hanno pensato, come nel caso delle chips, di cominciare da prodotti accattivanti, da snack invitanti e sfiziosi, che invitano di più a provarli. Un tipico prodotto poi da aperitivo, molto tradizionale, accostato a una cosa del tutto nuova, la farina di insetto, che non mette proprio tutti gli italiani d’accordo.
In più dal punto di vista nutrizionale parliamo di un alimento con meno grassi e più proteine rispetto a delle chips e a degli snack già in commercio a base di farine e ingredienti tradizionali. L’alto tasso proteico deriva proprio dalla materia prima, dagli insetti, fonti di ferro, vitamine e proteine. Alcune ricerche registrano anche maggiore sostenibilità e meno impatto ambientale degli allevamenti di insetti rispetto a quelli tradizionali, meno spreco di acqua, di terreni, di cibo e meno emissioni di gas serra.
Tra gli obiettivi futuri della aziende produttrici, come quella che già produce le chips, anche prodotti alimentari come pasta, biscotti e crackers, sicuri che poi il loro made in Italy possa essergli utile sui mercati esteri e internazionali, sperimentando attraverso prodotti tipici e tradizionali, riconosciuti all’estero come marchio di fabbrica italiano.