Bonus Asilo, proroga per le fatture da presentare: ecco la data

Bonus asilo nido
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L’INPS ha comunicato ai cittadini la proroga che riguarda il Bonus Asilo 2022. Il messaggio è giunto agli utenti il giorno 11 aprile con il numero 1346, ma cosa c’è scritto?

Le novità descritte sono relative alla scadenza entro la quale si devono consegnare le fatture con gli importi dei costi pagati per usufruire dei servizi dedicati ai minori o assistenza familiare.

Bonus asilo nido 2022, cosa cambia nel 2023

La notizia che arriva dall’INPS contiene un importante novità per le famiglie con figli. Si tratta di una proroga del termine entro il quale i genitori possono consegnare la documentazione che prova la spesa sostenuta per  la retta dell’asilo nido.

La scadenza è il 30 giugno 2023, ci sono ancora alcuni mesi per provvedere a dimostrare la frequenza e il pagamento delle rette scolastiche. Prima di tale cambiamento, la data ultima, era fissata per il 1 aprile 2023. Una data già passata, ma chi non è riuscito a inviare le fatture ora può farlo entro fine giugno.

Come consegnare i documenti di frequenza e pagamento

Ogni singola famiglia, per accedere alle agevolazioni definite dal Bonus asilo nido 2022, deve consegnare per tempo la documentazione richiesta. Tale operazione può essere effettuate con diverse modalità. Vediamo quali sono

Prima di tutto è necessario presentare le informazioni riguardanti l’iscrizione e la frequenza del minore all’asilo nido sia pubblico che privato. Inoltre è necessario inviare tutte le fatture delle rette e costi relativi a tale frequenza.

Ma dove inviarli? L’INPS mette a disposizione il sito web dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale per l’invio telematico con inserimento di tutti i dati richiesti. In alternativa si può accedere al servizio tramite App INPS Mobile.

Bonus asilo
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Bonus asilo nido 2023, termini e scadenze

Chi aderisce al Bonus asilo 2023, deve fare lo stesso percorso per l’invio delle fatture e dati richiesti. La data di scadenza per l’agevolazione attuale è stata fissata al 31 luglio 2024 salvo eventuali proroghe.

Il rimborso delle spese per l’asilo nido, ma anche per l’assistenza domiciliare, può raggiungere i 3 mila euro. La cifra viene definita basandosi sul reddito della famiglia certificato da ISEE. I documenti da presentare all’INPS sono le fatture, ricevute, quietanze, i bollettini postali o bancari che attestano il pagamento del servizio.

La documentazione deve includere informazioni come:

  • nome e p.Iva della struttura frequentata dal minore;
  • codice fiscale del bambino;
  • periodo di frequenza indicato sulla fattura;
  • ricevuta di pagamento o gli estremi della fattura;
  • dati anagrafici di chi paga la retta.

Se non si inviano per tempo tutti i documenti richiesti, le istanze si ritengono nulle.