Guerra alla Plastica, anche le mense si adeguano: cosa cambierà
Sensibilizzare gli studenti a delle scelte alimentari sane e consapevoli, ma è ancora troppa la plastica monouso nelle mense scolastiche.
La questione ambientale e le recenti politiche atte a controllare, gestire e prevenire l’inquinamento hanno spesso tra i temi centrali l’utilizzo della plastica e la sua larga diffusione, di conseguenza il ruolo negativamente impattante sull’ambiente che questo materiale, seppur fondamentale, possiede. La plastica è dappertutto, viene usata in qualsiasi settore, da qualsiasi tipo di industria.
Il settore alimentare è sicuramente uno di quelli che più impiega la plastica, per esempio nel packaging dei prodotti, gli involucri, le bottiglie, le bustine, lo si vede ogni giorno. Questo è quello che si osserva anche in un ambiente che è in qualche modo legato sia all’industria alimentare che alle scuole o ai luoghi di lavoro, la mensa.
Nonostante gli anni di informazione e sensibilizzazione, i divieti imposti sulla plastica monouso e tutte le battaglie del caso, è proprio nelle mense che spesso si osserva una negligenza e un’indifferenza sul problema plastica, soprattutto su quella monouso, che è ovviamente la più usata perché usa e getta.
La frutta e la verdura nelle mense scolastiche, ancora troppa plastica monouso
Nelle mense scolastiche frutta e verdura oppure pasti arrivano nelle mani degli studenti avvolti in confezioni di plastica monouso, spesso si tratta anche di prodotti biologici, un vero e proprio ossimoro. Se si pensa ai numeri di studenti che prendono parte alle mense scolastiche si intende che il problema della plastica in questi casi non è proprio una piccola questione, che quindi va risolta e va posta sotto la lente all’attenzione degli enti e della politica, ricercando soluzioni anche semplici come un packaging riciclabile, magari in carta.
Un inquinamento quello da materiale plastico che ormai non riguarda solamente l’ambiente esterno, le acque e l’atmosfera, ma gli stessi esseri viventi. Studi scientifici hanno dimostrato la presenza di micro particelle di plastica presenti anche nel corpo umano, ogni settimana si ingeriscono circa 5 grammi di microplastiche, e questo è davvero spaventoso a pensarci.
Il programma ministeriale “Frutta e verdura nelle scuole”
Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha rinnovato l’iniziativa “Frutta e verdura nelle scuole”, in collaborazione con la Comunità Europea e i ministeri dell’Istruzione e del Merito e della Salute, Agea, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano. L’ intento è quello di sensibilizzare i giovanissimi a delle scelte alimentari sane e sostenibili, in linea con la tradizione della nostra meravigliosa dieta mediterranea, la migliore.
Scegliere dei cibi di qualità e nutrienti, quelli della tradizione italiana, al posto di junk food, merendine, alimenti con elevato contenuto di zuccheri e processati. Rispettare la stagionalità dei prodotti e approfittarne, giungere a una consapevolezza nella scelta della propria alimentazione, supportati dalle famiglie e dalla scuola.