Allarme: “Spari in aree protette”. Scopri i Reati contro la Natura, non crederai ai tuoi occhi! Ma anche l’Italia è coinvolta?
In occasione della Giornata della Terra 2023, è stata avviata una maratona informativa lunga un mese per mettere in luce un fenomeno sottovalutato ma che alimenta un enorme business illegale, “spari in aree protette”.
I reati contro la natura sono la quarta attività criminale più redditizia al mondo, superati solo dal traffico di droga, dalla contraffazione e dal contrabbando di armi. Sapete quanto denaro generano questi reati?
Queste azioni illegali si verificano in diversi ambiti e colpiscono tutte le tipologie di animali.
Crimini contro la natura, che generano entrate stimate a 280 miliardi di dollari all’anno. Questo è l’allarme lanciato dal Wwf Italia. Traffici internazionali: si tratta di attività illegali che tristemente sono in costante aumento e l’Italia è spesso coinvolta. Non è tutto. Secondo un rapporto di Traffico, l’Italia è uno dei primi nove paesi di destinazione e origine per il commercio di fauna selvatica attraverso gli aeroporti.
Sono moltissime le tipologie di animali in scambio di commercio illegale: uccelli, rettili, anfibi, pesci d’acqua dolce e specie marine come coralli, squali, oloturie, ricci e datteri di mare. Spesso coinvolgono anche l’importazione di animali esotici o di parti animali, come avorio, corno di rinoceronte e pelli di tigre o leopardo. Compresi tutte le specie a rischio di estinzione. L’avorio degli elefanti è uno dei prodotti più trafficato dai criminali, e l’Italia è il secondo più grande (ri)esportatore di prodotti derivati dagli elefanti dopo il Regno Unito, rappresentando il 25% dei prodotti scambiati per numero di individui. Negli ultimi anni, le autorità italiane hanno effettuato numerosi sequestri di avorio e altre parti di animali protetti, come nel caso di 172 oggetti d’avorio sequestrati a Modena per un valore stiamo di oltre 200 mila euro nel marzo del 2022, o di 428 oggetti d’avorio sequestrati a Brescia nel maggio 2022 per un valore superiore a 100 mila euro.
Il Wwf Italia, attraverso il suo ufficio Tutela Giuridica della Natura, collabora costantemente con le autorità per contrastare questi crimini, acquisendo e inoltrando segnalazioni provenienti da cittadini e volontari e supportando le Procure a livello giudiziario per garantire l’applicazione delle norme vigenti.
Tuttavia, è importante che ognuno di noi faccia la propria parte per contribuire a prevenire questi crimini. Il Wwf ha stilato degli “Ecotips” con suggerimenti su comportamenti virtuosi che possono aiutare a contrastare i criminali, come ad esempio segnalare alle autorità tramite una denuncia immediata, eventuali attività sospette. Il tutto, per vivere il mondo con la dovuta cautela per non danneggiarlo. Questi crimini non solo minacciano la biodiversità, ma hanno anche un impatto sulla salute umana, sull’economia e sulla società.