Il Reddito di Cittadinanza non scompare nel 2023, anzi triplica: scopri a chi spetta e come richiederlo. La guida completa su benefici, requisiti e modalità di accesso.
L’anno 2022 ha rappresentato una fase di transizione importante per il Reddito di Cittadinanza, uno strumento che ha contribuito a migliorare le condizioni di vita di molte famiglie italiane in difficoltà.
Ma cosa succederà nel 2023? Sorge la preoccupazione che il sostegno economico possa scomparire, lasciando in difficoltà coloro che ne hanno fatto uso finora. Tuttavia, la realtà è ben diversa. il Reddito di Cittadinanza non solo non scompare ma triplica, diventando un aiuto ancora più sostanzioso per chi ne ha bisogno.
In questo articolo, scopriremo insieme a chi spetta il beneficio nel 2023, quali sono i requisiti e le modalità per richiederlo, e perchè questo strumento è importante per la nostra società.
Il governo Meloni sta ultimando una riforma importante del Reddito di Cittadinanza, che sarà sostituito dall’assegno di inclusione (Reddito di Inclusione). Ma quali sono le novità che ci aspettano? Sembra proprio che la nuova misura di sostegno al reddito potrà essere richiesta solo da chi non può lavorare, mentre per gli occupabili ci sarà uno strumento di attivazione.
La ministra Calderone presenterà il decreto Lavoro in Consiglio dei ministri il primo maggio, e si prevedono importanti cambiamenti nella durata, nei requisiti e negli importi degli assegni. La riforma segna una svolta nella politica sociale del governo, che punta a rendere il sostegno al reddito ancora più mirato ed efficace per chi ne ha maggiormente bisogno.
L’assegno di inclusione è destinato a nuclei familiari che comprendono minori, over 60 o persone disabili, con un importo massimo di 500 euro al mese, moltiplicati su una scala di equivalenza. La scala varia in base alla presenza di componenti con disabilità, anziani ultrasessantenni, bambini e altri minori. Per richiederlo, si dovrà avere un reddito Isee non superiore a 7.200 euro. La durata dell’assegno di inclusione sarà di 18 mesi, prorogabile per altri 12 mesi.
E per gli occupabili? Gli occupabili, ovvero coloro che hanno tra i 18 e i 59 anni e non hanno disabilità, ma si trovano comunque in condizione di povertà, potranno beneficiare dello strumento di attivazione dal primo settembre 2023. Lo strumento sostituirà il reddito di cittadinanza per chi può lavorare e prevederà un importo massimo di 350 euro al mese, erogati solo in caso di partecipazione ad attività formative o a progetti utili alla collettività, per un massimo di dodici mensilità. Ci sarà anche l’obbligo di accettare la prima proposta di lavoro su tutto il territorio nazionale.