Stop Auto Diesel, rivoluzione green: cosa aspettarsi nel 2024
Dall’Ue lo stop alla vendita dei veicoli a benzina e diesel a partire dal 2035, via libera all’elettrico, cosa aspettarsi tra qualche anno?
A quanto pare l’Europa ha deciso, ha approvato la decisione riguardante lo stop alla vendita dei veicoli a benzina e diesel a partire dal 2035. Questo significa che la Commissione Europea ha riposto tutte le sue speranze nell’auto elettrica, nelle sue zero emissioni, sperando che la mobilità green sia centrale nella transizione ecologica.
L’approvazione è passata con il voto favorevole di un Paese che svolge un ruolo centrale nell’industria automobilistica mondiale, la Germania. Il sì dei tedeschi è giunto solo dopo un’accordo con la Commissione Europea e Berlino: una deroga per i carburanti ecologici, gli e-fuel.
Nel testo dell’approvazione, l’impegno della Commissione a presentare una proposta per l’immatricolazione di veicoli dopo il 2035, che prevedono solo carburanti neutri, riguardo alle emissioni di anidride carbonica. L’Italia si è astenuta così come molti altri Paesi dell’Unione, anche perché le si è negato quello per cui il governo tanto premeva, la questione dei biocarburanti, ma dalle parole dei vertici della politica italiana si intende che si combatterà a lungo su questo fronte ai tavoli europei.
Stop ai motori endotermici, via libera alle elettriche e ai carburanti neutri, gli e-fuel
Dell’astensione ha parlato il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Da alcune sue dichiarazioni emerge il fatto che si sia apprezzato lo sforzo europeo di aver considerato la centralità del motore endotermico nell’industria e nella mobilità, di conseguenza nel sistema economico, dei Paesi dell’Unione ma che la restrizione prevista, dei soli carburanti neutri e sintetici, sia troppo restrittiva.
Il governo italiano preme ancora e lo farà in futuro sull’argomento biocarburanti, carburanti non inquinanti, a basse emissioni, che secondo gli studi e le ricerche possono rientrare a pieni voti tra i combustibili neutri, come gli e-fuel, per via della quantità di inquinanti di anidride carbonica e per quanto siano di vitale importanza nel processo di decarbonizzazione del Paese e del settore.
La battaglia dell’Italia per i biocarburanti
Su questo si è molto battuto anche il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, dichiarando quanto l’Italia resti ferma sulle sue idee e posizioni, che garantirebbero in questo modo, con i biocarburanti, la sopravvivenza, tra l’altro vitale, per l’economia e per la mobilità dei cittadini italiani, dei motori endotermici anche dopo il 2035. Si spera dunque in un’apertura della Commissione Europea al tema, come su gli e-fuel.
Ritornando alla questione più centrale dello stop alle vendite dei veicoli con motore termico, esiste nel percorso di raggiungimento, un’obiettivo intermedio, chi si pone nel periodo di tempo 2030-2034. Parliamo della riduzione, rispetto al 2021, del 55% delle emissioni di anidride carbonica per i nuovi veicoli e del 50% per i furgoni.