Truffa Benzina, decine di automobilisti truffati: era diluita
La truffa alla benzina diluita è una pratica subdola che sta colpendo decine di automobilisti. Scopriamo cosa succede.
L’articolo che vi presentiamo oggi è un avvertimento per tutti gli automobilisti: una truffa alla benzina sta dilagando nel nostro paese. Decine di persone sono state truffate e hanno pagato per un carburante diluito e di bassa qualità.
Si tratta di una frode subdola e pericolosa, che colpisce non solo il portafoglio degli automobilisti, ma anche il motore delle loro auto. Questa pratica illegale sta causando danni ai veicoli e rischi per la sicurezza stradale.
In questo testo vi spiegheremo come riconoscere la benzina diluita e come proteggersi dalle truffe dei gestori poco scrupolosi. Leggete attentamente e rimanete vigili, per evitare di cadere vittime di questa truffa diffusa.
La Guardia di Finanza sequestra dodici pompe di carburante
La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Lecce ha effettuato un controllo finalizzato al contrasto delle frodi nel settore delle accise nei confronti di un distributore stradale ubicato nel comune di Novoli, nel Salento. Durante l’ispezione, i militari hanno sequestrato dodici pompe di carburante che erogavano benzina super senza piombo verosimilmente miscelata con analogo prodotto denaturato destinato ad uso agricolo, unitamente al contenuto delle cisterne dell’impianto, pari a oltre 9.000 litri.
I militari hanno rilevato una colorazione rossastra del prodotto durante il prelievo dei campioni, il che ha fatto presumere che fosse stata effettuata una illecita miscelazione con benzina utilizzata per fini agricoli. Quest’ultima è soggetta ad aliquote di imposizione inferiori rispetto a quelle previste per il carburante destinato all’autotrazione. Le analisi effettuate dal laboratorio tecnico dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli di Bari hanno confermato la presenza di prodotto miscelato con benzina ad uso agricolo.
Denuncia al gestore dell’attività
Il gestore del distributore stradale è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce con l’accusa di “sottrazione al pagamento dell’accisa sui carburanti”. Si tratta di un reato che comporta pesanti sanzioni e possibili conseguenze penali.
La Guardia di Finanza ha svolto un’importante attività di contrasto alla frode fiscale nel settore delle accise e ha messo fine alla commercializzazione di carburante miscelato in modo illecito con prodotti destinati ad altri usi. Grazie a questo intervento, si è potuto evitare la diffusione di prodotti pericolosi per la salute e l’ambiente, nonché il mancato pagamento delle imposte previste dalla legge.