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Truffa ‘Poste Italiane’: finti operatori ti svuotano il conto | Denuncia subito

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Truffa ad anziani, ancora una volta sono loro le vittime dei truffatori che si sono spacciati per operatori delle Poste Italiane per svuotare il conto dei malcapitati. I malviventi sono stati bloccati con la refurtiva in autostrada. 

È stato recuperato il “malloppo” rubato agli anziani che hanno creduto alle parole di personaggi disonesti che si sono presentati come direttore delle Poste e operatore della questura. Si tratta dell’ennesimo furto effettuato con il consenso inconsapevole dei malcapitati.

Un evento spiacevole per le persone che sono state truffate nei giorni scorsi. I Carabinieri, però, hanno agito in fretta svolgendo indagini accurate e articolate, tanto da riuscire a fermare i truffatori che hanno messo a segno due colpi  in breve tempo.

Truffe agli anziani, presi i malfattori

Sono state molte le denunce arrivate nei giorni precedenti al fermo dei malfattori che si sono resi protagonisti di truffe a danno di persone anziane. In particolare sono state raccolte le denunce di un signore di 81 anni e uno di 88 anni che hanno chiamato subito le forze dell’ordine essendosi accorti dell’imbroglio.

Il primo anziano truffato ha raccontato di essere stato chiamato al telefono da un giovane che si spacciava per il nipote. Il ragazzo ha subito chiesto di ricevere dei soldi per pagare una multa, a suo dire, notificata dalla questura. Il falso nipote ha cercato di impietosire l’anziano dicendo che, se non avesse pagato subito, l’avrebbero arrestato.

In seguito lo stesso anziano è stato contattato da un impiegato della questura, ovviamente fasullo, che ha confermato la somma da pagare e il rischio di mettere in gatta buia il presunto nipote.  La vittima, preoccupato è subito uscito di casa consegnando ai truffatori la somma richiesta.

Nel secondo caso, simile al primo, la telefonata è arriva al signore anziano sempre da parte di un falso nipote che ha detto di aver ricevuto una multa di 6 mila euro da pagare subito. Il giovane ha specificato che sarebbe andato a ritirare i soldi direttamente a casa dell’anziano, un dipendente di Poste Italiane. Pochi istanti dopo aver chiuso la telefonata, a casa della vittima, si è presentato il complice a cui ha consegnato ben 3 mila euro.

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Presi i malfattori, beni restituiti

Le Forze dell’ordine, allertate dalle vittime, hanno subito messo in atto un’azione investigativa tale da riuscire a bloccare i malviventi identificati e fermati in autostrada. Prezioso è stato la descrizione fatta dagli anziani truffati e dai testimoni che hanno consentito l’identificazione dei due truffatori. I filmati delle camere di sorveglianza sono state preziosi, inoltre, per trovare la macchina utilizzata per la fuga, i due viaggiavano su una Fiat 500.

Una volta fermati e perquisiti, i Carabinieri, hanno recuperato monili oltre al denaro preso con l’inganno alle persone anziane. Sono stati recuperati 15 mila euro contanti nascosti nelle cinture di sicurezza saranno restituiti alle vittime dopo le dovute pratiche, mentre i due truffatori si trovano agli arresti domiciliari.

Published by
Barbara Guarini