Emilia-Romagna, legislazione d’emergenza: i sindacati propongono sostegno ai cittadini
L’Emilia Romagna, in questi giorni, è stata messa in ginocchio dal mal tempo. Ecco come i sindacati hanno intenzione di aiutare i cittadini.
In questi giorni sul web e nei notiziari sono centinaia le immagini che ci mostrano la situazione attuale in Emilia Romagna. La pesante alluvione avvenuta ha costretto centinaia di famiglie a sfollare dalle proprie abitazioni. Una situazione veramente drammatica che ha visto l’avvio di una legislazione d’emergenza. Ma vediamo insieme nel dettaglio come i sindacati hanno intenzione di aiutare i poveri cittadini emiliano-romagnoli.
Dopo l’allerta meteo avvenuta i primi di questo mese in Emilia Romagna, il maltempo è tornato. E con se fiumi in strada, frane, morti e sfollati.
La Protezione Civile condivide giornalmente sul proprio sito internet comportamenti utili da adottare se si sta vivendo questa terribile situazione. Migliaia di volontari sono arrivati da tutt’Italia per dare una mano alle regione. In rete circolano le immagini di giovani e non solo, muniti di pale e scope per cercare di rimuovere i rifiuti e detriti presenti in strada. L’alluvione ha costretto inevitabilmente moltissime persone a non andare a lavoro. Questo perché uffici, sedi, attività sono stati completamente bloccati dalla pioggia di questi giorni.
Proprio per questo i sindacati della regione hanno deciso di voler richiedere il giusto contributo per i cittadini che stanno vivendo questa terribile situazione.
Il presidente della regione Bonaccini e le sue parole al riguardo
Il presidente della repubblica Sergio Mattarella, in una sua intervista di questi giorni, ha espresso la massima solidarietà per l’Emilia Romagna. Anche lo stesso presidente della regione, Stefano Bonaccini, ha richiesto esplicitamente la sospensione delle bollette del mese di maggio per tutti i cittadini colpiti. Un contributo che potrebbe aiutare moltissimo le persone costrette dall’alluvione a rimanere a casa, con l’impossibilità di andare a lavoro.
Anche i sindacati si sono certamente smossi per dare il proprio sostegno alle famiglie emiliano-romagnole. Ma vediamo insieme di cosa si tratta.
I sindacati e le richieste fatte per aiutare la regione
Le sedi industriali e agricole maggiormente colpite si trovano nella zona centro-nord della regione. Il Cgil, il Csil e Uil di Bologna richiedono dunque il massimo sostegno per tutti i poveri lavoratori che si sono ritrovati senza il proprio mestiere e dunque senza il proprio stipendio. Il Governo si dichiara disposto al massimo contributo economico, al fine di restituire quanto perso dai cittadini della regione.
Non ci resta che augurarci che queste promesse vengano effettivamente rispettate e che il popolo emiliano-romagnolo possa tornare presto alla sua normalità.