Attenzione alla truffa, spesso il Bonus Facciata non è nient’altro che un raggiro. Ecco come riconoscerlo.
Siamo ormai abituati a sentire decide e decine di truffe giornaliere il cui scopo è unicamente quello di trarre del guadagno illecito. In Italia, come nel resto del mondo, questi imbrogli sono diventati sempre più raffinati e spesso difficili da riconoscere. In queste ore è si è sentito parlare della truffa del Bonus Facciata. I carabinieri sono dovuti intervenire e si conta persino qualche arresto. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e dove è accaduta questa triste manipolazione.
Quando si tratta di denaro è sempre bene fare molta attenzione. Non tutti sono onesti come si crede e cascare nell’imbroglio è diventato assai facile.
Oltre alle centinaia di truffe come quella delle Poste Italiane, del depuratore dell’acqua o dello smartphone di ultima generazione vinto, ne sta circolando una più raffinata e difficile da riconoscere. Si tratta del raggiro del Bonus Facciata, un’agevolazione riconosciuta veramente dal Governo ma che è stata presa in mano da alcuni delinquenti. Queste persone ti promettevano una facciata nuova, ma in realtà utilizzavano il denaro ottenuto per altro. Una storia veramente da far accapponare la pelle che è avvenuta sul nostro stesso territorio.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e in quali luoghi sono dovuti intervenire i carabinieri per mettere fine a questa truffa.
Questa truffa ha contato un totale di 17 milioni di euro. Una cifra veramente allarmante che dieci persone hanno ottenuto imbrogliando il prossimo. Il modus operandi era quello di promettere il super bonus alle persone, ma riciclare gran parte del denaro su attività in prossimità del Lago Di Garda. I carabinieri, dopo diverse indagini, sono dovuti intervenire, arrestando tre persone. Le altre sette, per il momento, sono ai domiciliari.
I delinquenti in questione hanno colpito diverse regioni d’Italia con il loro raggiro. Ma vediamo insieme quali.
Tra i vari nomi delle regioni colpite dalla truffa troviamo il Veneto, la Sicilia, il Piemonte e il Lazio. A fermare queste dieci persone sono stati i carabinieri di Verona per il nord e quelli di Agrigento per il centro-sud. Sono stati inoltre confiscati più di 5 milioni di euro, ottenuti in maniera illecita. Anche diversi conti correnti, case, auto, attività sia commerciali che turistiche sono stati bloccati in diversi luoghi nei pressi del Lago di Garda.
Insomma, l’ennesimo caso di truffa illecita aggravata da un carattere transnazionale che per fortuna è stata bloccata dalle forze dell’ordine.