Ecco le drammatiche conseguenze che l’azienda agroalimentare Orogel sta affrontando: 250 coltivatori sono in ginocchio.
Nel vasto panorama delle aziende agroalimentari italiane, Orogel si è sempre distinta come un’icona di successo e qualità. Tuttavia, dietro le quinte di questo impero verde, si nasconde un lamento sommesso che sta crescendo sempre di più.
L’azienda, famosa per i suoi prodotti surgelati di prima qualità, si trova ora a contare i danni: ben 250 coltivatori, pilastri della sua filiera di approvvigionamento, sono in ginocchio.
Questo dramma ha messo in luce una realtà complessa e delicata, in cui il fragile equilibrio tra agricoltori e industria si è incrinato. Scopriamo insieme le cause di questa crisi, gli impatti sul settore e le possibili soluzioni che potrebbero salvare non solo gli agricoltori, ma anche il futuro stesso di Orogel.
La furia del maltempo ha causato danni per svariati milioni di euro e, purtroppo, siamo solo all’inizio della conta. Bruno Piraccini, presidente di Orogel, l’importante azienda ortofrutticola e dei surgelati del valore di 320 milioni di euro, è amareggiato per la situazione. Orogel conta 1.600 soci agricoltori, di cui mille nel Cesenate e nel Ravennate, e il loro lavoro è stato compromesso a causa delle violente intemperie.
La devastazione provocata da un clima impazzito ha distrutto mesi e mesi di cure meticolose e paziente attesa per le piante degli agricoltori. Circa il 25% dei soci di Orogel si è trovato con i campi sommersi e le aziende completamente allagate. La situazione è particolarmente grave per un’azienda cooperativa così importante che, nata 56 anni fa a Cesena e con 9.000 ettari coltivati, è diventata uno dei leader nella produzione di verdure congelate e ortofrutta di qualità.
In altri casi, l’eccesso di acqua, pur senza invadere le colture, ha soffocato le piante, facendo appassire ortaggi come spinaci, piselli, zucchine, fagiolini ed erbe aromatiche che erano pronti per la raccolta. Si è compromesso il raccolto e il reddito di un intero anno di lavoro.
Bruno Piraccini ribadisce la sua preoccupazione per i contadini e non solo per l’azienda. Per evitare che i dipendenti si mettessero in viaggio e rischiassero la vita, la produzione è stata sospesa. Tuttavia, la situazione rimane preoccupante per il reddito dei soci, che non hanno più prodotti da vendere e non possono sostituire le colture danneggiate con altre. Appena la situazione si calmerà, Orogel valuterà meglio i danni e cercherà forme di aiuto per sostenere le famiglie di Cesena e degli agricoltori colpiti. Saranno necessari interventi da parte del governo per affrontare questa crisi che ha colpito l’intera comunità agricola, la quale ha perso l’intero reddito del 2023.