L’incantevole bellezza e leggiadria di alcune specie di farfalle cela un segreto molto pericoloso, alcune possono essere velenose.
È impossibile non ammirare i meravigliosi esemplari di farfalle che svolazzano nei cieli limpidi della bella stagione, sono animali davvero bellissimi e incantevoli, che suggeriscono sensazioni di leggiadria e leggerezza, un’atmosfera sognante, prova della immensa maestosità senza eguali della natura. Colori sgargianti, fantasie, delle forme da favola, nella loro bellezza le farfalle celano un segreto.
Un segreto che consente loro di difendersi, come ogni altra specie animale, dagli attacchi esterni, magari di predatori che vogliono cibarsene, o di uomini pronti a infastidirle. Alcune specie di farfalle sono velenose, sembrerà davvero sorprendente ma è così. Una bellezza velenosa, la stessa che forse attira i predatori, la stessa che spesso le trasforma in vittime.
È la loro arma di difesa, animali così delicati e così incantevoli non potevano che nascondere sotto quest’apparenza idilliaca un modo di proteggersi dagli attacchi. Naturalmente non dobbiamo scansarci o aver paura quando ci svolazzano attorno, anzi, ma ammirarle in tutto il loro splendore.
Tra le farfalle più velenose, ce ne sono due molto belle seppur pericolose e sono la conosciutissima farfalla Monarca e la farfalla Thecla. Il loro essere velenose deriva dal fatto che esse si cibano delle sostanze tossiche e altrettanto velenose di alcune piante, immagazzinano questo nutrimento all’interno del proprio organismo, senza che quest’ultimo le danneggi in alcun modo o ne provochi la morte.
Se attaccate da altri animali, spesso utilizzano questo veleno come arma, perché diventano un cibo fatale per il predatore che ne rimane intossicato. Altre volte usano il loro veleno come un vero e proprio scudo di difesa, iniettando il veleno all’incauto cacciatore e fuggendo dalle sue grinfie.
Diciamo che il loro essere velenoso rimane innocuo fino a quando esse non vengono attaccate e si devono difendere, per non soccombere. In particolare, sia i bruchi che gli esemplari adulti, della farfalla Monarca, diventano cibo per alcuni animali, come per esempio per le rane, che dopo essersene cibate, ne escono avvelenate e proprio a causa del veleno, intossicate, si sentono costretti a liberarsene e a vomitarle.
Come abbiamo detto se le farfalle percepiscono il pericolo ancor prima, partono all’attacco, anche di esseri umani che le infastidiscono, spesso e volentieri purtroppo, che solo con semplici gesti delle mani attentano alla loro incolumità. Esse si difendono iniettando delle quantità di veleno. Si tratta di punture localizzate, di danni innocui, seppur l’effetto sia necrotizzante. In alcuni casi di difesa dai predatori animali però l’avvelenamento può essere più esteso e quindi fatale.