Ultime notizie per la Madonna di Trevignano. Presto dovremo dire addio all’altare, alle panche e alla statuetta.
Tutti quanti avranno sentito parlare almeno una volta di Gisella Cardia, la pseudo veggente che negli ultimi mesi ha giurato di aver visto diverse apparizioni della Madonna. In un terreno di Trevignano la donna ha costruito un vero e proprio altare, dove i suoi seguaci si ritrovano per pregare. Tuttavia, proprio in queste ore, è stato annunciata la rimozione di tutto quello che la donna ha impiantato negli ultimi mesi. Ma vediamo insieme nel dettaglio perché.
Gran parte dei salotti televisivi, negli ultimi mesi hanno parlato della cinquantatreenne Gisella Cardia.
La donna è diventata particolarmente conosciuta nel nostro Paese dopo aver raccontato di aver ricevuto diverse volte dei messaggi dalla Madonna. Nonostante conti numerosi seguaci che credono ciecamente alle sue parole, tanti altri sono molto scettici e credono fermamente che si tratti di una truffa. Oltretutto alcune immagini hanno mostrato come Gisella sia riuscita attraverso le sue preghiere a far scendere lacrime insanguinate dalla statuetta di una Madonna. Inutile dire che la cosa ha accresciuto ancora di più la sua popolarità, tanto che a Trevignano è stato impiantato un vero e proprio altare.
Ma come mai la donna sarà costretta a dire addio al piccolo angolo all’interno della città? Vediamolo insieme.
La donna si è lamentata in queste ore a causa dell’annuncio fatto dai giudici della Tar: “Spariscono l’altare e la teca della madonna”. Essi avrebbero deciso che i manufatti della donna sono del tutto illegali e proprio per questo sarà necessario intervenire per rimuoverli. La cosa ha scatenato la furia della veggente che si sarebbe detta contrariata a tale scelta fatta dalla Tar del Lazio. Anche i suoi seguaci non sono per nulla d’accordo, in quanto si ritroveranno presto senza un luogo dove potersi incontrare per la Madonna.
Vediamo però insieme nel dettaglio tutto ciò che verrà rimosso alla pseudo veggente Gisella Cardio.
Il luogo di ritrovo della veggente e dei suoi seguaci si trova all’interno di un parco considerato zona protetta. Proprio per questo la statua della Madonna, il gazebo, le panchine e l’altare dovranno essere immediatamente rimossi da chi di dovere. In questo modo le persone non si potranno più ritrovare il 3 di ogni mese per pregare la Madonna di Trevignano e il luogo tornerà ad essere d’appartenenza alla regione.
E voi credete che tale scelta sia giusta? Oppure che queste persone debbano essere lasciate stare di credere in ciò che vogliono?