Uno dei frutti più gustosi dell’estate, come evitare che il melone possa andare a male e come riconoscerne la freschezza, alcuni consigli.
Il melone è uno dei frutti della stagione estiva, più apprezzati e più gustosi, per la sua leggerezza, dolcezza e per il suo essere fresco e dissetante. È infatti un frutto ricco di acqua, oltre che di vitamine e sali minerali, poco zuccherino, adatto a tutti, si presta ad ogni ricetta: mangiato fresco, nei dessert, come gelato, nei frullati e anche nelle ricette salate, un classico italiano, il melone con il prosciutto crudo.
Quello che ci si chiede spesso quando si acquista il melone è innanzitutto come scegliere quello migliore, quello che sia maturo al punto giusto e poi come conservarlo al meglio, specie in questi periodi di caldo eccessivo, in cui la frutta a casa è soggetta ad una rapida maturazione.
Partiamo dal presupposto che quando si acquista un melone è bene scegliere sempre la varietà di stagione. Tra quelle estive, molto diffuso è il melone Retato, ma ci sono anche il Cantalupo o il Galia. L’importante, per scegliere quello più fresco, è tastarne la consistenza e sentirne il profumo. Al tocco bisognerebbe avvertire un suono sordo e il profumo non deve essere eccessivamente intenso.
Una volta acquistato e conservato, quando ci accorgiamo che il melone che abbiamo conservato è andato a male? Il caso è abbastanza riconoscibile, se l’odore del frutto è molto forte, persistente ma soprattutto ha un sensore alcolico, vuol dire che ha raggiunto il massimo della maturazione, anzi che l’ha superata.
Ma è facile accorgersene anche da altri aspetti del melone, per esempio dal peso, si avverte infatti che il frutto è pieno d’aria, vuoto di polpa, quindi non è affatto fresco, poi la buccia non tende al verde e si avverte al tocco la sensazione che sia quasi molle. Ma per non incorrere in questi rischi, ecco alcuni consigli di conservazione.
Se una volta acquistato, il melone andrà consumato nell’immediatezza o nel giro di un giorno, lo si può conservare fuori da frigo, in luogo fresco e asciutto, evitando di tenerlo per esempio in balcone. Soprattutto se ci accorgiamo che ancora è acerbo, meglio tenerlo con l’altra frutta per accelerare la maturazione.
Se fa troppo caldo o dobbiamo aspettare per consumarlo, è bene conservarlo in frigo. Se è aperto, avvolgerlo nella pellicola trasparente e in un sacchetto per la conservazione degli alimenti per il frigo, e riponetelo nel cassetto della frutta, così che l’odore non riempia il frigo. Va consumato nel giro di una settimana.