Griglia Elettrica, massima attenzione: si nascondono sostanze cancerogene
Il piacere irrinunciabile di un barbecue o una grigliata tra amici è oscurato dai potenziali rischi della cottura alla griglia dei cibi.
Il piacere di un barbecue tra amici e di una serata passata in compagnia, assaporando del buon cibo alla griglia, che sia carne o che siano verdure, è davvero irrinunciabile. La cottura alla griglia è un metodo di preparazione del cibo molto diffuso e usato, spesso considerato anche una tipologia di cottura sana per via del fatto che i condimenti utilizzati in fase di cottura sono pochissimi anzi a volte assenti.
Si tratta però di una considerazione basata su pochi presupposti scientifici, perché dati dell’esperienza possono invece affermare il contrario e cioè che se la cottura dei cibi alla griglia non avviene secondo alcune regole e seguendo alcuni accorgimenti, questo metodo di preparazione dei cibi può essere addirittura dannoso per la salute.
Questo non significa che bisogna rinunciare alle grigliate, spesso un modo per stare insieme alla famiglia e agli amici, oppure non grigliare più i cibi a casa, tra l’altro anche una preparazione molto semplice e veloce. Gli esperti consigliano di utilizzare questo tipo di cottura al massimo tre volte al mese seguendo passo per passo alcune regole fondamentali.
Cottura alla griglia, il rischio di sostanze dannose
Partiamo dal fatto che la cottura alla griglia, sia piastra che grill elettrico, è un metodo di preparazione dei cibi senza condimento o quasi nullo, effettuata ad altissime temperature. La conseguenza più immediata è la potenziale formazione di sostanze cancerogene e quindi pericolose per l’organismo, specie se stiamo cucinando cibi molto grassi come alcune carni.
Dalle ricerche effettuate dal Dana-Farber Cancer Institute di Boston è emerso che la cottura alla griglia, specie nel caso di barbecue, produce sostanze molto tossiche come le amine eterocicliche (HCAs) conseguenti alla modifica della struttura chimica di aminoacidi delle proteine e della creatina di cui sono molto ricche alcune carni, per esempio il maiale, il manzo, pollame ma anche pesce.
Le regole da seguire per una corretta cottura alla griglia
Inoltre quando si cuoce alla griglia, spesso si assiste, anzi è proprio tipico, al grasso del cibo che gocciola e finendo sulla griglia brucia, l’effetto è la formazione di fumo ricco di idrocarburi policiclici aromatici (PHAs). Sia gli HCAs che i PHAs, nelle ricerche scientifiche, sono correlati alla maggiore probabilità di rischio di alcuni tipi di tumori.
Quindi gli esperti oltre a una frequenza minore di utilizzo della cottura alla griglia, consigliano di scegliere adeguatamente i cibi da grigliare, meno grassi, di optare per una marinatura prima della cottura, con erbe aromatiche, limone e aglio per ridurre le sostanze dannose in cottura. Inoltre è necessario pulire bene la griglia prima di usarla e magari usare una protezione tra griglia e cibo e ovviamente di non mangiare cibi bruciati dalla cottura, la tipica “crosticina”.