Il Reddito di Cittadinanza è ufficialmente concluso: l’Inps conferma il cambiamento. Leggi per saperne di più.
Nato con l’obiettivo di fornire un sostegno finanziario ai cittadini italiani in condizioni di bisogno, il Reddito di Cittadinanza ha rappresentato un argine per migliaia di famiglie in situazioni di vulnerabilità economica.
Attraverso una combinazione di supporto finanziario e programmi di reinserimento lavorativo, l’iniziativa ha cercato di combattere la disoccupazione e l’emarginazione sociale. Ma ora sembra che le cose stiano per cambiare nettamente, anche se non er tutti alla stessa maniera.
Infatti, in seguito a un’attenta valutazione delle risorse disponibili e delle strategie di assistenza sociale, l’INPS ha preso la decisione di porre fine al Reddito di Cittadinanza. Questa notizia, che ha fatto eco in tutto il paese, ha sollevato domande e dubbi sul futuro dei beneficiari e sulle alternative che verranno offerte.
Il Reddito di Cittadinanza sarà cancellato entro il 31 dicembre 2023, lasciando spazio all’introduzione dell’Assegno di Inclusione. Una fase di transizione importante prevede la decadenza del Reddito di Cittadinanza per coloro che risultano occupabili dopo sette mesi di benefici (considerando solo i pagamenti effettuati nel 2023).
Il governo italiano sta agendo con determinazione per ridefinire il sistema di assistenza sociale nel paese. Mentre questa evoluzione solleva domande e preoccupazioni tra i beneficiari, è essenziale capire le implicazioni per le famiglie e il futuro della protezione sociale. Restate sintonizzati per ulteriori informazioni sulla prossima circolare Inps che dettaglierà l’Assegno di Inclusione.
La legge di Bilancio 2023 non cambia i requisiti per ottenere il Reddito di Cittadinanza (Rdc), ma ne riduce semplicemente la durata. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, secondo quanto stabilito dall’articolo 1, comma 313, della legge n. 197/2022, i beneficiari potranno ricevere il Rdc per un massimo di sette mensilità. Vi sono, però, alcune eccezioni a questa regola.
I nuclei familiari che includono persone con disabilità (come definito dal regolamento del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159/2013), minori o persone con almeno sessant’anni di età (inclusi i percettori di Pensione di Cittadinanza) continueranno a ricevere il Rdc per tutto il periodo in cui soddisfano i requisiti, ma non oltre il 31 dicembre 2023, e per un massimo di 18 mesi consecutivi. È fondamentale tenere in considerazione queste disposizioni nel valutare l’impatto della legge di Bilancio 2023 sul Reddito di Cittadinanza.