Il concetto di economia circolare e produzione a impatto zero diventa realtà in un’azienda siciliano che trasforma pneumatici usati.
Un’idea sorprendente e davvero sostenibile quella di giovani imprenditori della Resco Group srl, un’azienda di Termini Imerese, della città metropolitana di Palermo. La loro produzione di granuli di gomma e acciaio armonico, la cui nascita avviene a partire da pneumatici usati, sfrutta, come alleato energetico, l’energia solare, una fonte completamente rinnovabile.
Conosciamo un attimo l’azienda. Resco nasce nel 2018 da un’idea di start-up innovativa che concentra la sua attenzione sul concetto di economia circolare, che come abbiamo visto è quello che fanno. L’idea di due giovani, Giuseppe Di Martino e Francesco Milazzo. Oggi l’azienda ben strutturata, si compone di 25 dipendenti.
L’idea di sfruttare e lavorare quello che doveva essere un rifiuto, cioè gli pneumatici usati, coincide completamente con il pensiero di economia circolare, a cui si aggiunge uno step in più sulla via della sostenibilità e dell’impatto zero. Visto che la lavorazione degli pneumatici costa molta energia in termini di quantità.
Parliamo di circa 200 mila litri di gasolio all’anno e un’alimentazione per le macchine tramite un gruppo elettrogeno da 750 kVA, acceso 16 ore al giorno per cinque giorni alla settimana, l’impatto energetico sarebbe stato enorme. Ecco l’idea green di sfruttare l’energia solare. In sostanza l’attività produttiva, proprio la lavorazione, si concentra, proprio quando il loro enorme impianto fotovoltaico, riesce a catturare la quantità più elevata di raggi solari, quindi dalle 8 alle 16 del pomeriggio.
I proprietari dell’azienda, nella persona dell’amministratore unico Giuseppe Di Martino, hanno spiegato come per arrivare a questo hanno semplicemente adattato i turni di lavoro, al fine di ottimizzare la produzione. Proprio come si faceva una volta, è stato utile seguire i cicli naturali del sorgere del sole e della sua evoluzione nelle ore più calde.
Concentrare la produzione su un turno centrale di otto ore per sette giorni alla settimana, mentre prima il lavoro si svolgeva su due turni di otto ore al giorno per cinque giorni. La fonte energetica, il sole, è il supporto centrale per la produzione, e i litri di gasolio consumati all’anno sono ridotti a 70 mila, un risparmio del 60%.
L’innovazione completamente a favore dell’ambiente non solo ha prodotto guadagno in termini di emissioni ma anche di ricavi aziendali per nuovi investimenti. L’azienda può vantare un impianto fotovoltaico senza accumulo di 500 chilowatt, realizzato grazie ad un finanziamento di più di 700.000 euro di fondi europei. La produzione finisce per lo più su mercati esteri, anche extra-europei e in piccola parte nel Nord Italia.