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Dolcificanti nel mirino: “Potrebbero essere cancerogeni” | Interviene l’Oms

La diffusione dei dolcificanti e dell’aspartame- newsecologia.it

Se la dipendenza dallo zucchero è un problema, l’assunzione di dolcificanti, specie dell’aspartame, non è di certo una corretta abitudine.

Per dare un tocco di dolcezza e gusto a bevande e cibi, sia quelli che prepariamo noi a casa, sia al ristorante o al bar, ma anche i prodotti alimentari già confezionati che si acquistano al supermercato, ci si serve spesso non solo di zucchero o miele, ma spesso anche di dolcificanti. Uno dei più noti e diffusi è l’aspartame, di origine sintetica, molto utilizzato nei cibi cosiddetti “light”.

Questa volta a darne l’annuncio è l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità: l’aspartame è entrato nella categoria delle “sostanze possibilmente cancerogene” per l’uomo, dopo studi dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC). Già tempo fa per questo dolcificante era stata fissata una soglia di assunzione giornaliera da non superare. Secondo specialisti, ricercatori e medici, il problema dell’aspartame come di altri dolcificanti non è solo questo.

Perché i dolcificanti, compreso l’aspartame, dovrebbero essere evitati in un’alimentazione corretta e salutare? I dolcificanti, specie l’aspartame, non sono così innocui e salutari come a volte gli spot pubblicitari vogliono far credere, soprattutto nei casi di prodotti alimentari classificati come dietetici o “senza zucchero”, infatti è proprio di queste diciture che spesso si deve diffidare.

L’aspartame nella lista di sostanze possibilmente cancerogene

L’aspartame piace così tanto perché ha la funzione di dolcificare senza modificare i sapori del cibo o della bevanda, inoltre mantiene il suo potere zuccherino anche durante la cottura e motivo principale, che lo ha reso assai celebre, non ha nessun apporto calorico, o così sembra. Per essere precisi, l’aspartame a parità di peso ha le stesse calorie della saccarina (lo zucchero) ma ha una dolcezza di gran lunga superiore, quindi ne serve davvero pochissimo.

Se questo dolcificante ha un tetto massimo di assunzione, un motivo ci sarà, fissato dal Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari (JEFCA) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO): la dose giornaliera è fissata a 40 mg/kg di peso corporeo, oltre la quale potrebbe avere potenziali effetti cancerogeni.

L’annuncio dell’Oms-newsecologia.it

La dipendenza dallo zucchero e dai dolcificanti, una scorretta abitudine alimentare

Un esempio tangibile e che davvero chiarisce le cose lo si può fare prendendo una bibita dietetica che contiene in media tra 200 e 300 mg di aspartame. Facendo un semplice calcolo, un adulto di 70 kg per superare la dose giornaliera di aspartame, ne dovrebbe bere tra le 9 e le 14 lattine al giorno, davvero molte.

In ogni caso è meglio evitare di assumere sia aspartame sia altri dolcificanti in modo abitudinario, significherebbe incorrere in un’alimentazione sbagliata e poco salutare. La dipendenza dagli zuccheri è alla base di una scorretta educazione alimentare, quindi sia troppo zucchero ma allo stesso modo i dolcificanti o l’aspartame, non fanno altro che coltivare questa cattiva abitudine alimentare.

 

Published by
Amalia Allegretti