Mare Inquinato: in questa regione é a rischio la balneazione | Disdici la vacanza
Il mare italiano è una delle mete turistiche più ambite ma a volte deve fare i conti con elevati livelli di inquinamento.
Il bellissimo mare italiano spesso diventa la grande vittima di mancate o sbagliate attività che avvengono principalmente sulla terraferma e le conseguenze sono tangibili e spaventose a volte. Livelli di inquinamento elevati, scarsa qualità e limpidezza delle acque, relativa pericolosità per la balneazione, disagi al turismo e ai bagnanti.
Una delle cause più diffuse è la mancata depurazione, un inefficace sistema di trattamento dei reflui, urbani e industriali, che colpisce direttamente fiumi e foci sparsi sul territorio, che inevitabilmente diventano inquinati e pieni di sostanze dannose per l’ambiente e per l’uomo e sfociano nei mari.
È Legambiente a rendere noti purtroppo i dati relativi all’inquinamento dei mari italiani e di alcune delle località costiere della penisola. In particolare Legambiente e Goletta Verde hanno eseguito monitoraggi sulla qualità e sui livelli di inquinamento del mare nella regione Abruzzo, una delle più amate dai turisti, che conta molte prenotazioni anche questa estate.
Mare inquinato: i due punti in provincia di Chieti
La sorpresa negativa riguarda due di otto punti nei pressi di fiumi e foci, giudicati, attraverso la verifica dei dati, fuori dai limiti consentiti dalla legge per i livelli di inquinamento e entrambi si trovano in provincia di Chieti. Giudicato come “fortemente inquinato” il punto presso la foce del fiume Alento a Francavilla al Mare. L’altro descritto come “inquinato” è quello presso la foce del fiume Feltrino, in località Marina di San Vito Chietino.
Completamente diversi i dati relativi ad altri campionamenti effettuati in località limitrofe, sia in provincia di Pescara che di Teramo, ma anche un altro in provincia di Chieti, tutti corrispondenti ai limiti di legge, anzi si sono registrati anche miglioramenti della qualità delle acque rispetto agli anni passati.
A rischio turismo e balneazione, conseguenze e soluzioni
Il presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco, ha ribadito, proprio in seguito a questi dati negativi, la necessità di tenere molto alta la soglia dell’attenzione relativamente a queste situazioni, rispetto alla salute e allo stato dei mari della regione abruzzese, un territorio spettacolare e ricco dal punto di vista naturalistico, importante meta per il turismo nazionale e anche straniero.
Le cose da migliorare sono sicuramente il livello di depurazione dei reflui che a partire dalle foci dei fiumi e dei torrenti vanno a finire in mare. Sulla stessa linea le dichiarazioni del portavoce di Goletta Verde Mattia Lolli. Le associazioni non vogliono assolutamente prendere il posto delle autorità competenti ma denunciare una situazione, come quella di depurazione dei reflui, che è particolarmente delicata e fondamentale per una regione che vive anche di turismo balneare.