Cubetti Ghiaccio: sai cosa bevi? Si nascondono milioni di batteri
I cubetti di ghiaccio di cocktail e bevande, nonostante siano trasparenti alla vista nascondono dei potenziali rischi per la salute.
Specie durante la stagione estiva, il ghiaccio è una costante. “Con o senza ghiaccio?” La richiesta più frequente al bar, quando si ordina un buon cocktail per rinfrescarsi dalla calura. Questo è solo un esempio dei mille usi che in giro si fanno del ghiaccio. Sia in inverno che in estate, lo troviamo fisso nelle cassette del pescivendolo, che lo utilizza per mantenere soda la merce.
A questo punto ci si chiederà perché parlare di ghiaccio? Perché il potenziale problema può sorgere quando lo ingeriamo, quando quel ghiaccio del cocktail si mangia. Non è sempre così, ma se non preparato in modo coretto e sicuro il ghiaccio può divenire causa di problemi gastrointestinali.
Per esempio in Paesi come gli Stati Uniti e quelli anglosassoni, l’abitudine di preparare il ghiaccio da soli non c’è perché utilizzano il ghiaccio pre-confezionato, un settore dell’industria alimentare molto attiva da decenni, mentre nel nostro Paese è ancora agli inizi.
I rischi che si nascondono nei cubetti di ghiaccio
Ma torniamo al pericolo che si cela nel cubetto di ghiaccio. Qui sorge un’ipotesi di tutto rispetto, ma non si era detto che il congelamento era capace di abbattere virus e batteri? Non è così, perché gli agenti patogeni riescono a sopravvivere nel ghiaccio e poi ricostituirsi durante lo scongelamento e moltiplicarsi. Ecco come il ghiaccio rappresenta l’esempio lampante di questo processo.
È l’Inga, Istituto Nazionale ghiaccio alimentare, a lanciare l’allarme, specie per il fatto che il ghiaccio è sempre più diffuso, non solo nell’ambito della somministrazione delle bevande, ma anche nel raffreddamento di cibi o come abbiamo detto nel commercio ittico, dal processo di cattura del prodotto sino alla vendita. Purtroppo il neo negativo del ghiaccio è durante la preparazione e la maggior parte non viene prodotto correttamente.
Un veicolo di virus e batteri
La pericolosità non sta nell’acqua che viene utilizzata per prepararlo, che si spera sia sempre potabile, ma il fatto che le superfici e i filtri della macchina che lo produce, i contenitori, è raro che vengano ben puliti e quindi pullulano di agenti infettanti, virus e batteri. E poi quante volte lo abbiamo visto, durante la preparazione dei cocktail, il barman che nella fretta mette nel bicchiere i cubetti di ghiaccio a mani nude.
Cosa si rischia? Si rischia di star male, problemi gastrointestinali, da un semplice mal di pancia o mal di stomaco a disturbi più pesanti a seconda dei casi, anche se si tratta di casi più rari. Sempre l’Inga per rimediare a tuto questo ha messo in piedi una campagna di sensibilizzazione, prevenzione e controllo in collaborazione con la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe).