Ultimamente tra i trattamenti estetici più richiesti, la tecnica del microblading non è però adatta a tutti i soggetti.
Tra i trattamenti più di tendenza e più diffusi in campo estetico al momento sicuramente il microblading, una tecnica estetica che prevede un tatuaggio semipermanente della zona del sopracciglio che ha come obiettivo quello di simulare la peluria e infoltire il sopracciglio già presente, attraverso il disegno, pelo per pelo, rendendo le sopracciglia più definite e simmetriche.
Tantissimi a richiedere il trattamento, anche perché non è invasivo, si può dire indolore, poco costoso e ormai è una tecnica che ha raggiunto quasi tutti i centri estetici. Le sopracciglia sono sempre state, a seconda della moda, un punto focale del viso e dello sguardo, e hanno sempre fatto tendenza. Ma è un trattamento sicuro e privo di rischi?
La risposta generale potrebbe essere affermativa, ma con delle eccezioni. La tecnica del microblading non è adatta a tutti i casi, ce ne sono alcuni in cui andrebbe assolutamente evitata. Si tratta di particolari situazioni riguardanti condizioni specifiche di salute, vediamo insieme quali sono.
I casi in cui il tatuaggio semipermanente del trattamento estetico del microblading è sconsigliato è sicuramente per i minori di 18 anni, ancora sotto il controllo genitoriale, ma questo poco c’entra con la salute. Sconsigliato per donne in gravidanza e in allattamento, perché l’organismo è sottoposto a cambiamenti ormonali e spesso più attaccabile dalle infezioni.
Dovresti evitare il microblading anche se soffri di pressione alta o di episodi di epilessia. Evitarlo anche in caso di problematiche legate all’apparato cardiovascolare e per portatori di pacemaker: l’utilizzo di una sostanza durante il trattamento, l’epinefrina, che serve come paralizzante, può causare accelerazione del battito cardiaco.
Il microblading è sconsigliato per chi soffre di diabete, di tiroide, alcuni farmaci potrebbero alterare la colorazione del tatuaggio, ma anche di glaucoma, a causa dell’ aumento di probabilità di infezioni oculari, infatti il trattamento va evitato da coloro che stanno soffrendo di infezioni o malattie virali. Sconsigliato anche per chi soffre di problematiche della pelle, come acne, dermatiti o eczemi, nei pazienti con herpes simplex.
In generale il microblading è da evitare per coloro che soffrono di allergie e reazioni allergiche, nei soggetti affetti da malattie del sangue trasmissibili, epatite o HIV, o in presenza del Fuoco di Sant’Antonio, in coloro che hanno subito un trapianto o che sono sottoposti a cure di chemioterapia. I casi da prendere in considerazione sono davvero tanti, ecco perché è bene rivolgersi sempre a centri specializzati che sapranno consigliare a avvisare di tutte le controindicazioni.