Tra i condimenti più diffusi nella tradizione della cucina italiana, si scopre essere un alleato della salute e della dieta. Scopriamo di che si tratta.
Gli ingredienti che la tradizione culinaria del nostro Paese ci porta in tavola sono davvero tanti e tutti buonissimi, sia per gusto che per proprietà. Cibi che contribuiscono alla cosiddetta dieta mediterranea, uno dei regimi alimentari più completi e salutari.
Tra i condimenti a disposizione e che tutti abbiamo in dispensa, non può mancare l’aceto di vino. Esso nasce dalla fermentazione di vino, bianco o rosso (dalla cui qualità dipende anche quella dell’aceto), grazie al lavoro di batteri aerobi detti appunto Acetobacter.
Partiamo dalle proprietà nutrizionali dell’aceto di vino. Per soli 100 millilitri di aceto di vino, le calorie apportate all’organismo sono solo 19 e sono così costituite: la maggior parte da acqua ben 94 g, 0,27 g di carboidrati, 0,4 g di proteine, poi 39 mg di potassio, 8 mg di fosforo, 4 mg di magnesio, 8 mg di sodio, 6 mg di calcio, 0,45 mg di ferro, 0,03 mg di zinco e 0,5 mg di vitamina C.
Come si nota dalla tabella nutrizionale dell’aceto di vino, una delle sue caratteristiche migliori è proprio quella di essere ricco in sali minerali, il che contribuisce a renderlo un condimento salutare. Ma non le qualità non si fermano di certo qui. L’aceto di vino ha un forte potere saziante, perché riesce a rallentare la digestione senza appesantire. Quindi, anche visto il suo minimo apporto calorico, è il condimento ideale nelle diete ipocaloriche.
Si aggiunge alla lista il fatto che non contenga nemmeno colesterolo, dunque è perfetto non solo per chi è a dieta ma anche per coloro che soffrono di patologie cardiovascolari. Possiede anche proprietà anti-ossidanti, quindi combatte i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare, per via della presenza dei polifenoli d’uva. La presenza di acido acetico dovrebbe essere utile a mantenere sotto controllo la presenza di zuccheri nel sangue.
Ma come tutti gli alimenti anche l’aceto ha dei limiti per alcuni soggetti e per alcune esigenze. Infatti è un condimento sconsigliato per coloro che soffrono di problematiche legate allo stomaco, quindi gastriti, reflusso gastro-esofageo, perché potrebbe in qualche modo favorire i relativi sintomi. L’aceto è sconsigliato anche a coloro che soffrono di patologie legate al diabete.
Esso potrebbe condizionare le quantità di insulina o di glucosio o entrare in contrapposizione con altri farmaci utili al trattamento di tali disturbi di salute. È sconsigliato anche nei soggetti che assumono farmaci ipertensivi. È sempre buona regola, in caso di problematiche di salute importanti e specifiche, chiedere consiglio al proprio medico.