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Allarme Zuccheri: rischi grosso con un picco glicemico | Occhio a questi sintomi

Ridurre gli zuccheri (Depositphotos)-newsecologia.it

La presenza eccessiva di zuccheri nell’alimentazione, e non solo, può provocare picchi glicemici. Attenzione a questi sintomi.

L’attenzione verso una scelta alimentare sana ed equilibrata è davvero ormai un comportamento molto diffuso. La possibilità di nutrisi consapevolmente, essendo anche molto fortunati con la dieta mediterranea che contraddistingue ed eleva la tradizione del cibo in Italia, è a portata di mano. Una dieta ricca di alimenti nutrienti ma pochi zuccheri.

Lo zucchero è una delle cause principali della cattiva nutrizione e di patologie molto diffuse, tra cui l’obesità. La sentinella è il valore della glicemia nel sangue. Ma quando si può affermare la glicemia è alta? Quando la quantità di glucosio nel sangue è superiore agli intervalli di normalità a digiuno e a due ore dai pasti. Il valore normale, per farci un’idea, è tra i 70 e i 100 mg/dl.

Accorgersene si può, per via di sintomi riconoscibili, alcuni fisici come la secchezza della fauci e la sete, l’impellente bisogno di urinare spesso, mal di testa, dolori addominali, disfunzioni sessuali, infezioni recidivanti, secchezza del volto e arrossamenti.

Iperglicemia: i sintomi riconoscibili della glicemia elevata

Ma anche sintomi neurologici come difficoltà a concentrarsi e stanchezza generale, alterazioni dell’umore. Naturalmente sono sintomi che riguardano da vicino coloro che soffrono di patologie legate al Diabete, che viene spesso diagnosticato in casi di visione offuscata o calo del visus improvviso. L’iperglicemia può essere legata in particolare al Diabete di tipo 2 o Diabete dell’adulto.

Ma non solo, perché esistono anche altri casi in cui si manifesta l’iperglicemia. Per esempio in soggetti che soffrono di Diabete di tipo 1 o Mellito, detto anche giovanile. Ma escludendo i casi di Diabete, la glicemia alta può sopraggiungere anche per eccessivo consumo di carboidrati, specie nelle condizioni di obesità e vita sedentaria.

Zuccheri e iperglicemia (Depositphotos)-newsecologia.it

Patologie legate all’iperglicemia e consigli per tenerla a bada

Ma si può assistere a casi di iperglicemia transitoria in presenza di patologie cardiache, infettive o trattamenti post-chirurgici, a una iperglicemia secondaria, quando ci sono patologie pancreatiche e endocrinologiche o a causa di alcuni farmaci. Naturalmente ci si può aiutare con una dieta equilibrata, in cui è fondamentale la riduzione della presenza degli zuccheri, di grassi trans e saturi e di carboidrati raffinati. Ma non solo è prevista anche una riduzione della quantità di carne in favore di legumi e pesce, verdure e fibre.

Questo sarà compito dello specialista che si occuperà della condizione e delle patologie del paziente e che saprà indicargli il percorso giusto di cura e mantenimento. Molto utile anche la regolare attività fisica, specie sport come lo yoga e il pilates. Fondamentale un regolare ritmo sonno-veglia e poi non si può prescindere da una ricca idratazione: l’acqua permette di eliminare il glucosio in eccesso attraverso le urine.

Published by
Amalia Allegretti