Allarme Prestiti: attenzione ai mancati pagamenti | Ecco cosa rischi
Fai particolare attenzione ai tuoi prestiti. I mancati pagamenti potrebbero costarti caro. Ecco cosa rischi veramente.
Oggigiorno sono veramente moltissime le persone che richiedono un prestito per acquistare un determinato bene. Un contratto di finanziamento che, proprio come tale, comprende delle date di scadenza entro le quali è bene sopperire al pagamento. Ma cosa può succedere se dovesse esserci una mancanza? E quando si parla di cattivi pagatori? Ecco perché è sempre bene stare in allarme.
Moltissime persone acquistano auto, televisori, arredamenti per la propria dimora o qualsiasi altro bene con l’aiuto di alcuni prestiti.
Si tratta infatti di una scelta molto comune e che può essere utile per chi non riesce a sopperire immediatamente al pagamento totale. Un contratto finanziario che prevede una quota di capitale e una di interessi (volta all’ente erogatore). Come qualsiasi rapporto d’interessi che si rispetti, alla base vi è una disciplina che tutela la società in questione. Se i debitori dovessero mancare al pagamento mensile, talvolta i rischi potrebbero essere veramente alti.
Ecco quindi nel dettaglio perché non dovresti dimenticarti di pagare e tutte le conseguenze che rischi con questo comportamento.
Fino a quanti giorni puoi ritardare il pagamento
Bisogna tuttavia sottolineare che il ritardo del pagamento è tollerato entro i 30 giorni. In questo caso sarà possibile adempiere alle rate successivamente senza alcun rischio. Se però così non fosse e il ritardo dovesse arrivare a 180 giorni, l’ente che aveva avviato il contratto, potrà tranquillamente decidere di revocare il prestito in questione. A questo punto il soggetto dovrà inoltre sopperire al pagamento della cifra totale stipulata inizialmente (con l’interessi aggiuntivi). Se il debitore dovesse continuare a non risarcire le somme di denaro dovute, l’erogatore potrà contattare un tribunale.
Ma quando si parla effettivamente di pignoramento della casa o dei beni? Scopriamolo insieme nel seguente articolo.
Quando si parla di pignoramento
Se il soggetto non dovesse opporsi entro 40 giorni al decreto ingiuntivo avviato dal tribunale, a questo punto avverrà il pignoramento dei beni. Questo rischio potrà comprendere case, auto e persino conti correnti. Oltretutto si verrà segnalati per sempre al CRIF (Centrale di Rischio di Finanziamenti), risultando come dei cattivi pagatori.
In questo modo quasi nessun’altra banca avvierà mai la procedura di un prestito con il soggetto che potrebbe ritrovarsi anche in grosse difficoltà. D’altronde controllare le credenziali del cliente è la prima cosa che verrà fatta prima di un qualsiasi altro prestito. Insomma, se non riesci a pagare le rate, rivolgiti immediatamente da chi ti ha erogato il denaro in questione.
Non rischiare di rimanere senza più niente e con tutte queste gravissime conseguenze sopraelencate.